“Un capitano, c’è solo un capitano”. Così i tifosi nerazzurri presenti a Vienna hanno acclamato Samir Handanovic, neo capitano dell’Inter, dopo la sfida vinta contro il Rapid Vienna. E’ stato il primo battesimo da capitano per il portierone sloveno che, a dir la verità, già altre volte in passato ha portato la fascia al braccio.
Ieri però è stata una serata magica per Samir, che si è visto acclamato dai tifosi pur essendo praticamente rimasto in porta a guardare il match. Questo è ciò che significa essere un capitano: lo spogliatoio ti riconosce come tale, i tifosi ti riconoscono come tale e Samir Handanovic è tutto questo e sicuramente molto di più.
Al termine del match ha parlato ovviamente di quanto successo. Ecco le sue parole riportate dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: «Sono molto orgoglioso della fascia,
infondo lo sono tutti quando la portano. Ma ora non si parli di capitano e non capitano. Guardiamo alla vittoria e alla prestazione dell’Inter. Quando una squadra non subisce gol è una cosa che fa piacere a tutti. La mia parata su Knasmullner? In porta si sta per parare, ho fatto il mio lavoro».
L’Inter domani si rivedrà alla Pinetina per permettere ai giocatori che ieri hanno giocato di fare del lavoro di scarico. Ci sarà il tanto atteso incontro tra Spalletti e Mauro Icardi, nel quale si parlerà della scelta di non partire con la squadra e, con ogni probabilità, verranno presi provvedimenti, perché quel che ha fatto Maurito non sta né in cielo né in terra.
Intanto anche il tecnico nerazzurro si coccola il suo nuovo capitano: :«Per certi versi queste caratteristiche le aveva anche Mauro, non è molto differente. Ma Samir è esperto, ha personalità ed è andato a conoscere alcune dinamiche, in questo ha delle potenzialità maggiori rispetto a Icardi».