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Icardi Inter, i nerazzurri hanno due nuovi leader: Skriniar e Brozovic (GdS)

ICARDI INTER – La squadra nerazzurra sarà priva, fino a data da definire, di Mauro Icardi. L’Inter non ha perso solo il suo bomber, ma anche il suo leader, il suo simbolo. Era la squadra di Maurito, ora ha bisogno di nuove facce da copertina.

La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina sottolinea però che per “l’immediato, ma forse anche per un futuro a lungo termine. Skriniar e Brozovic sono le due candidature più credibili. Handanovic vestirà la fascia, ma non può essere lo sloveno, a 34 anni, l’eletto dei tifosi, quello di cui comprare la maglia.

Il difensore slovacco si è guadagnato stima e amore degli interisti con le prestazioni sul campo, e quei momenti di onnipotenza difensiva in cui sembra potersi “divorare” gli avversari. Brozovic è arrivato nel 2015 ed ha vissuto diversi momenti di crisi nerazzurra. La personalità non gli manca, tanto da aver mostrato per primo (o più chiaramente) segni di insofferenza verso l’ex-capitano”.

Icardi Inter, è allarme. Ma i tifosi amano Skriniar

La rosea prosegue: “Skriniar ha compiuto 24 anni lunedì: il caso Icardi non era ancora deflagrato, ma già gli indicatori segnalavano «allarme». Fra i messaggi dei tifosi al difensore la frase «Auguri al vero capitano » ricorreva con un’imprevedibile frequenza. Lo slovacco si è guadagnato stima e amore degli interisti con le prestazioni sul campo, e quei momenti di onnipotenza difensiva in cui sembra potersi «divorare» gli avversari.

Le attenzioni dei grandi club d’Europa, che non ha mai assecondato, sono valsi altri punti nella considerazione dell’ambiente. Il rinnovo del contratto, non facile, ma ormai definito, e sempre condotto con toni bassissimi, hanno fatto il resto. Al suo secondo anno, Skriniar è ormai cosciente del ruolo sempre più centrale nella squadra.

Anche Brozovic si è preso l’Inter

Così come Marcelo Brozovic: a Milano dal gennaio 2015, ha già vissuto crisi di squadra, esoneri di allenatori, fischi anche personali, e un quasi trasferimento. Essere passato da tutto questo diventando un fulcro della squadra da Champions lo ha reso più forte e più cosciente di sé. La personalità non gli manca, tanto da aver mostrato per primo (o più chiaramente) segni di insofferenza verso l’ex-capitano.

Star sui social, imprenditore e abile venditore di sé stesso, Epic non difetta certo di caratteristiche da «personaggio ». Ma più di questo, conta il peso tecnico del giocatore. Da quasi un anno in campo guida lui, gestendo il gioco della squadra quando le cose vanno bene, guidando la resistenza e la ripartenza con i recuperi difensivi quando si mette male. Ognuno scelga il suo candidato”.

Fonte: Gazzetta dello Sport