NOTIZIE INTER – La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, esalta la prestazione dell’Inter di Luciano Spalletti che, anche se priva di Mauro Icardi, batte nettamente il Rapid Vienna, qualificandosi per gli ottavi di finale di Europa League.
L’Inter è in fase di ascesa, ma se ne sono viste troppe per considerare definitivo l’assestamento in alto: certo è che la squadra non si sfila dalle responsabilità e riesce a tenere il passo con le ambizioni. Per i nerazzurri è un periodo di felicità con 8 gol segnati, uno preso. Un aspetto importante, visto che si gioca così di frequente, almeno punizioni, ripicche, lacrime e visite fiscali restano ai bordi del prato, dove ancora una volta la famiglia Icardi recita un ruolo di primo piano.
La rosea sottolinea la soddisfazione di Luciano Spalletti, quando dopo 18 minuti è già sul 2 a 0. “Lo sguardo torvo da spaccone incavolato che accompagna la prima rete di Vecino, su sciagurato assist da gol sbagliato a porta vuota di Candreva, diventa invece un sorriso inatteso e prorompente quando è Andrea Ranocchia a infilare da attaccante il raddoppio. Anche l’allenatore in certe occasioni speciali riesce a togliersi la maschera”.
L’Inter si presenta con otto titolari su undici considerando l’Icardi attuale out,ma alcuni scambi di posizione vanno a cercare la particolarità: tipo un 1+3 in avanti in diverse situazioni. Perisic e Candreva più vicini a Lautaro, per approfittare dello scambio corto con il Toro, diverso da Icardi nel coinvolgere gli amici vicini.
Perisic è il migliore, lo ribadisce anche quando vola per il 3-0 con dribbling anche sul portiere (stavolta lo lancia proprio Candreva); oppure subito dopo quando serve l’invito del 40 a Politano. L’Inter tiene la gente dentro lo stadio fino al termine; quando qualcuno sta per alzarsi, ecco le due fiammate che rafforzano il concetto: il gruppo sembra compatto e alla costante ricerca di consenso.
Fonte: Gazzetta dello Sport