CONFERENZA SPALLETTI- Oggi, come di consueto, il tecnico nerazzurro ha parlato in vista della gara di domani contro la Fiorentina.
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“Non lo so. In alcuni momenti si alzano le percentuali e le vittorie di seguito delle squadre coinvolte nella lotta, in altri invece si fermano tutte. Penso però che grosso modo sarà quella dell’anno scorso.”
“Lautaro quando segna si emoziona, e vorrebbe esprimere tutta la sua felicità. Però è chiaro che togliersi la maglia è un gesto a cui bisogna fare attenzione e che si può risparmiare. Quindi sono certo che farà attenzione”.
“Il segreto sta nella forza mentale del giocatore, nella sua maturità. E in un calcio come questo, fatto di insidie e di pressioni questo può fare la differenza. Bisogna saper riconoscere quando è il momento di mettersi a testa bassa e pedalare. Capire quando c’è bisogno di fare delle considerazioni corrette e quando bisogna fare le cose corrette e giuste. Avere reazioni e pesnieri giusti”.
“Lui è un attaccante di movimento, ed il ruolo di punta centrale lo ha già ricoperto con il Sassuolo. E’ chiaro che gli manca qualcosa in fase di chiusura in area, ma in fase di manovra e di palleggio consente di fare possesso e creare superiorità sulla trequarti.
E’ chiaro che ha caratteristiche diverse rispetto alle punte d’area di rigore. Ma lui si avvicina ai centrocampisti, e consente a questi ultimi di entrare in area ricoprendo gli spazi che lascia vuoti”.
“Non la metterei su questo piano. penserei più che la gara di domani è importante per dare continuità a queste vittorie e per crescere sul piano della qualità. Noi non siamo dipendenti da Icardi, se così fosse non saremmo una squadra di livello. Ci sono altri giocatori che possono fare la differenza e che hanno qualità, e questi ti permettono di avere una classifica importante.
Ad esempio una delle qualità di questa squadra è la fase difensiva. Così come avere delle trame offensive che permettono di fare bei gol, come successo ultimamente.”