INTER MAROTTA- Dal 13 dicembre, giorno della ufficializzazione del suo arrivo in nerazzurro, Marotta ne ha avuto di lavoro. Dalla grana Nainggolan al mercato invernale, per poi tuffarsi nella soap opera di Icardi. Niente male come inizio, forse anche lui sperava in qualcosa di meno faticoso. Ma l’Inter è così, prendere o lasciare. Marotta ha preso, ed ora intende dettare le regole, le sue regole, per stabilire norme di comportamento chiare e valide per tutti, senza eccezioni di sorta.
Ne ha parlato oggi Repubblica evidenziando che l’Ad sta usando il pugno di ferro per ristabilire ordine e rispetto dei ruoli, d’accordo con il presidente Steven Zhang. A giudizio di Repubblica questa linea arriva a rompere definitivamente lo schema d’azione societaria rimasto dall’epoca di Moratti, quando il Presidente “coccolava i calciatori, decidendo a volte di mandare via l’allenatore per accontentarli, come era successo con Benitez, mai accettato dallo spogliatoio nel quale Mourinho era stato protagonista assoluto”.
Un altro caposaldo del new deal di Marotta sarà applicato ai contratti dei giocatori. Niente più premi legati ad obbiettivi individuali (gol o assist) ma riconoscimenti solo in caso di obbiettivi centrati dalla squadra. Cambia il soggetto dunque, il noi viene prima dell’io, il lavoro del team prima di quello del singolo. Se la squadra vince i premi non mancano, nessuno pensi di vincere da solo. Il primo esempio di questa nuova linea sarà ovviamente il contratto di Mauro Icardi, ammesso e non concesso che il bomber arrivi alla decisione di firmarlo.
Fonti:Repubblica.it, Corriere dello Sport