FIORENTINA INTER VAR – Tre i protagonisti principali al Franchi di Firenze, il vento che ha condizionato tutta la gara, il VAR che è entrato in scena a ripetizione e l’arbitro Abisso che di abissale prende l’ultimo granchio dopo oltre 100 minuti di gara. E’ su quest’ultimo episodio che si accenderanno le polemiche più infuocate.
Nei minuti precedenti l’arbitro era ricorso al VAR prima per concedere un rigore ai nerazzurri per un fallo di mallo mano sfuggito alla sua vista per la velocità dell’azione. Pochi minuti dopo per annullare, giustamente, un gol di Biraghi dopo un evidente fallo di Muriel su D’Ambrosio.
Episodi che avevano fatto perdere lunghi minuti per il consulto delle delle immagini. Al 90mo vengono concessi 7 minuti di recupero e proprio al quinto di recupero il fattaccio. Chiesa si butta la palla in avanti per entrare in area. La sfera batte chiaramente sul petto di D’Ambrosio. Le immagini non riescono neanche a chiarire se dopo il contatto sul busto del laterale nerazzurro la palla gli scivoli sul braccio. Abisso concede immediatamente il rigore, ma l’evidenza delle immagini è tale che il VAR lo richiama allo schermo per l’ennesima volta.
Sembra una decisione scontata ma incredibilmente l’arbitro dopo una lunga visione, indica il dischetto. Veretout trasforma e chiude la gara sul 3 a 3. Forse adesso Pioli cesserà di ricordare i polpastrelli del rigore di Milano. Ma i polpastrelli fanno parte della mano, il petto no, l’Inter torna a Milano con un solo punto dopo aver dominato per lunghi tratti.