Qualificazione Champions, 60 milioni di motivi per centrare l’obiettivo

QUALIFICAZIONE CHAMPIONS- Fino a 2 mesi fa nessuno in casa Inter era preoccupato di un piazzamento tra le prime 4 della Serie A. Posizione che come noto dà l’accesso diretto ai gironi della prossima Champions League. I punti di vantaggio su Roma e Milan erano oltre 10 e non si vedevano segni di cedimento nella struttura nerazzurra.

Come spesso accade, però, Gennaio è un mese fatale per l’Inter e quest’anno lo è stato ancor di più. Le vicende all’interno dello spogliatoio hanno scombussolato l’ambiente e al ritorno dalla sosta invernale i risultati sono stati tragici. Pareggio casalingo con il Sassuolo, poi sconfitta in trasferta a Torino e l’incredibile sconfitta casalinga con il Bologna. Un arakiri che ha permesso alle inseguitrici di ridurre il gap, arrivando ora a soli 2 e 3 punti dall’Inter.

Qualificazione Champions, il processo di crescita passa da qui

E allora bisogna correre ai ripari, poichè la mancata qualificazione alla Champions causerebbe uno stop nel processo di crescita che sta vivendo l’Inter da quando Suning ha preso il comando. Nello specifico la differenza tra Champions ed Europa League si traduce in 60 milioni di euro in più, o in meno. 

Una cifra sostanziosa, che darebbe respiro al bilancio della società di Vittorio Emanuele. “Una nuova stagione in Champions spingerebbe a raggiungere un fatturato di 400 milioni di euro. Con l’Europa League ci si attesterebbe sui 340 milioni con una contrazione di circa 30 milioni rispetto al monte ricavi previsto per il 30 Giugno 2019.”

Questa differenza avrebbe ripercussioni ovviamente sul prossimo mercato. Marotta sta già lavorando per regalare ai nerazzurri giocatori abituati ai grandi palcoscenici e con un carattere forte. Solo così ci si potrà confrontare con le grandi d’Europa. Diego Godin è uno di questi ed è in pugno. Con la Champions arriverebbe quasi sicuramente un centrocampista di livello mondiale, ma senza Champions l’appeal dei nerazzurri sarebbe inevitabilmente compromesso.

Fonte: Corriere dello Sport