CAPO ULTRAS JUVENTUS – Un vero e proprio blitz della Dia contro Cosa nostra e i suoi affari in Sicilia, con 34 ordini di arresto. Tra questi arrestato anche un capo ultrà della Juve, Andrea Puntorno, uno dei leader del gruppo «Bravi ragazzi», che già in passato ha avuto problemi con la giustizia.
Traffico di droga, sequestri di persona e stupri. Sono 32 persone accusate di associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato e danneggiamento mediante incendio.
Tra le accuse anche quelle di concorso in sequestro di persona e violenza sessuale, aggravati dal metodo mafioso. L’operazione denominata «Kerkent», coordinata dalla procura di Palermo, ha consentito di sgominare un’associazione per delinquere con base operativa ad Agrigento e ramificazioni, in particolare, nel palermitano ed in Calabria.
Per gli investigatori e gli inquirenti Puntorno era in rapporti con il boss di Agrigento, finito anche lui agli arresti. L’ultrà era tornato un anno fa ad Agrigento, lasciando Torino. Secondo quanto emerso dall’inchiesta coordinata dalla procura di Palermo, l’uomo, già sottoposto a sorveglianza speciale, farebbe parte dell’associazione per delinquere sgominata dalla Dia. Il capo dei «Bravi ragazzi» era già stato coinvolto in operazioni contro lo smercio di droga e un vasto bagarinaggio. A rivelarlo è Ragusa News.
Fonte: Ragusa News