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Bereszynski Inter, il terzino: “Trattativa con i nerazzurri, un peccato”

BERESZYNSKI INTER – Ai microfoni del quotidiano Przegl?d Sportowy, il terzino della Sampdoria Bartosz Bereszy?ski, ha rivelato un retroscena di mercato sull’Inter. Il polacco, infatti, ha ammesso pubblicamente di essere stato vicino al club di Corso Vittorio Emanuele: “C’era una trattativa con l’Inter, ci sono stati dei discorsi avanzati, ma bisogna trovare l’accordo tra tutte le parti e ciò non è accaduto. E’ stato un peccato”.

Il classe ’93 sembra avere le idee ben chiare: «La Samp non è un club che trattiene i giocatori. Non è un segreto, la politica dei trasferimenti è chiara: comprare a basso costo, vendere per decine di milioni. Ci sono molti esempi: Skriniar, Muriel, Schick, Torreira… Quasi ogni anno partono due o tre calciatori. È difficile costruire una squadra per le coppe europee, fortunatamente Giampaolo è un così bravo allenatore che i nuovi riescono rapidamente ad inserirsi in Serie A”.

Bereszynski Inter, il terzino vuole una big

Bereszynski non si nasconde: «Con l’Inter ci sono state trattative, anche avanzate, però sono molti i fattori che devono essere presi in considerazione in un trasferimento e tutte le parti devono essere d’accordo. In questo caso, l’affare non è andato a buon fine: un peccato, ma era difficile. Io continuo ad allenarmi duramente per fare un altro passo in avanti. Prima o poi ci sarà un’altra offerta e magari il trasferimento andrà in porto. Non l’ho mai nascosto, è il mio obiettivo. Per fare in modo che succeda, però, devo fare bene alla Sampdoria, quindi ora non mi preoccupo di negoziare con l’Inter».

Possibile futuro in Premier League? «Il punto è che l’Inghilterra è collegata con Genova attraverso la bandiera. So che secoli fa, quando la città era una repubblica marinara molto potente, l’Inghilterra aveva adottato la bandiera di Genova perché grazie a questa la sua flotta viaggiava più sicura. Conosco un po’ la storia. Da Genova partì anche Giuseppe Garibaldi per la spedizione che unì l’Italia nell’Ottocento. Ho visitato la Liguria, Milano e Firenze: mi piace identificarmi con il luogo in cui vivo», ha concluso il terzino».

Fonte: Przegl?d Sportowy