INTER EINTRACHT – C’è una canzone di Fabrizio De Andrè che indica la via maestra all’Inter ed a Luciano Spalletti per il ritorno contro l’Eintracht di Francoforte di giovedì prossimo. “Dal letame nascono i fior” canta il grande genovese nel capolavoro che celebra Via del Campo. Il letame dell’Inter è quello della sfortuna ovviamente, che ha creato condizioni quasi irripetibili per una squadra del livello di quella nerazzurra.
Tra giocatori fuori rosa causa paletti Uefa (Gagliardini, Joao Mario, Dalbert), quelli squalificati (Asamoah e Lautaro), quelli infortunati (Nainggolan, Brozovic e Miranda) e Icardi ancora sull’aventino, Spalletti si guarda intorno e rischia di non trovarne 11 da mandare in campo giovedì sera coprendo tutti i ruoli naturali. Senza dimenticare che Perisic e Keita non sono al meglio, reduci anche loro da pit stop in infermeria, più o meno lunghi. E’ evidente che l ’attacco è il reparto con l’emergenza più impellente, in una serata in cui il gol è d’obbligo. Con tutta probabilità sarà proprio il croato ad occupare il centro del reparto avanzato al posto di Icardi e Lautaro, con la possibile alternativa Politano.
Giovedì non sarà dunque una partita come tutte le altre. Le condizioni di partenza dell’Inter impongono a chi andrà in campo una forza d’animo straordinaria ed al pubblico del Meazza un sostegno senza tregua. Sarà una partita nella quale il cuore servirà almeno quanto la tattica. Non è una finale di Champions ma per l’Inter di questi tempi è come se lo fosse, lo impone il prestigio europeo e la necessità di dare una spazzolata alla sfortuna. Uscire da San Siro con il passaggio ai quarti sarebbe una iniezione di entusiasmo formidabile in vista del derby e del finale di stagione.
I tedeschi sono squadra rognosa, lo si è visto nella partita d’andata, ma dietro non sono dei fenomeni. L’Inter al completo sarebbe probabilmente favorita, quella di giovedì sera dovrà tirar fuori l’impresa dalle sue corde. Sarà necessario un animo fortificato dalle difficoltà, una garra straordinaria per massimizzare le occasioni che si presenteranno. Solo così potranno nascere i fiori anche sul manto erboso di San Siro.