Derby Milano, chef Oldani: “Icardi inesperto. Noi interisti mai tranquilli”
DERBY MILANO – Si continua sulla strada della scaramanzia verso il derby di domenica sera tra Milan ed Inter con lo chef Davide Oldani che esordisce: “Vincerà il Milan, ne sono certo“. Sulla linea dell’architetto Boeri, lo chef (una stella Michelin) nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha toccato diversi temi dalla questione Icardi-Wanda Nara a Spalletti, passando per i ricordi dei derby passati.
Fede nerazzurra, a contrastare quella opposta dell’amico Carlo Cracco, ha subito ben spiegato che con l’Inter non si può mai stare tranquilli: “La tranquillità non è nel nostro Dna, non lo è mai stata anche in periodi più vincenti di questo“.
Derby Milano, Oldani parole da innamorato dell’Inter
Lo chef ha subito esordito con la sua opinione riguardo la vicenda che sta tenendo banco nelle ultime settimane, ovvero quella tra Icardi e l’Inter: “Mauro si sta rivelando troppo giovane, troppo inesperto nella gestione dell’extra-campo. In campo non si discute, anzi, ma deve capire che certe occasioni non sempre ricapitano e che arriverà giorno che rimpiangerà certe scelte“. Aggiungendo: “Io, diciamo, avrei l’età giusta per gestire il mio lavoro e proteggere le mie scelte dalle altre persone, lui probabilmente ancora no. Certo non è facile gestire l’esposizione mediatica, la pressione, ma bisogna fare attenzione comunque“.
“Terra dove mettere i piedi, non solo cielo dove mettere i sogni“, questa la frase utilizzata dallo chef per indicare una via verso la soluzione, suggerendo dei modelli da seguire come Albertini e Maldini. Passando poi alle considerazioni su Spalletti, lo chef Oldani non ha paura ad esprimersi: “Parlo da innamorato dell’Inter, ritengo che ora sia il tecnico giusto per gli obiettivi della squadra. Per gli step successivi invece farei delle valutazioni, perché sì l’80% della prestazione dipende dalla squadra, ma per il 20% dal mister ed è decisivo“.
Cura del gruppo, dello spogliatoio un po’ come quella che bisogna avere in cucina: “Mi rivedo un po’ nel ruolo del mister“. Bisogna capire i momenti nei quali intervenire: “L’anno del Triplete l’Inter non aveva 11 Ronaldo, ma lo spogliatoio si sentiva difeso. C’era uno come Mourinho che proteggeva i calciatori da qualsiasi bombardamento mediatico e non solo“.
E conclude: “Dall’Inter mi aspetto un gol di un difensore, forse Ranocchia oppure da Politano che se lo meriterebbe“. Il campione che lo ha più emozionato in una stracittadina? Non ci sono dubbi: “Altobelli, per la sua eleganza. Non ti deludeva mai“.
Fonte: Gazzetta dello Sport