INTER SPALLETTI – Il quotidiano Libero ha realizzato un’inchiesta a due voci per esaminare se la situazione attuale dell’Inter sia da riferire a colpe di Marotta o di Spalletti. A proposito dell’Ad ha scritto Claudio Savelli, secondo il quale i risultati dei primi cento giorni della sua gestione non sono propriamente esaltanti.
Le sue scelte possono essere anche corrette ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Marotta avrebbe il torto di aver usato il pugno di ferro per imporsi in maniera immediata, rompendo lo schema di un passato nerazzurro fatto di equilibri che, pur nella loro fragilità, esistevano e resistevano. In poche parole “Marotta ha deciso di spingere a terra il vaso perché tutti ne sentissero il fragore. Un dirigente che ha gestito i problemi sotto la luce del sole e sta correndo diversi rischi, ma la sua idea è che la società possa uscirne rinforzata.”
Il ruolo di pubblico ministero nei confronti di Luciano Spalletti è stato affidato invece a Fabrizio Biasin. Dopo aver analizzato l’inizio di stagione ed il girone di Champions, tutto sommato con risultati positivi, l’arrivo del 2019 ha segnato l’inizio della confusione. Secondo Biasin alle provocazioni di Wanda Nara si doveva rispondere in maniera meno dirompente.
Invece di appianare i problemi Spalletti avrebbe il torto di averli amplificati e di proseguire con la linea dura dopo i primi capricci di Icardi. Con un duplice pessimo risultato quello evidenziare la sua inadeguatezza a gestire una squadra in un momento problematico, perdendo la bussola e quello di perdere anche un giocatore da 30 gol a stagione. Il tutto condito da Perisic diventato dominus dello spogliatoio mentre fino ad un mese fa batteva i piedi per andarsene dall’Inter.
Biasin conclude così la sua riflessione: “L’Inter ha scelto di curare un mal di testa anziché con l’aspirina con una decapitazione pubblica e difficilmente si torna indietro da cose così. Ma serve che tutti dimostrino amore per l’Inter, una cosa di cui si parla a volontà, ma poi chi ci pensa all’Inter davvero?”
Fonte Libero