Zhang Inter, il presidente ieri a cena con squadra e dirigenza
ZHANG INTER – La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, riporta le mosse del presidente dell’Inter, Steven Zhang, ieri a Milano per cenare con squadra e dirigenza. Il numero 1 nerazzurro ha mostrato vicinanza al tecnico, con Luciano Spalletti che ieri in conferenza stampa, ha lanciato diversi messaggi.
Queste le parole della rosea: «Quel che ti danneggia è credere di non essere all’altezza. Ma non è il nostro caso». È lo slogan di Luciano Spalletti, che prende di petto l’Inter e la scuote. Lo vedi e lo senti, toni bassi ma parole ferme. Anche se per questo derby può convocare solo 19 uomini, compresi tre portieri: niente Nainggolan, niente Miranda, niente Joao Mario dopo la scomparsa del padre. Scelte di formazione obbligate, come obbligata è la svolta, al netto della sconfitta della Roma che un po’ di pressione la toglie. La pensa così pure Zhang: il presidente ieri ha cenato con la squadra insieme a tutta la dirigenza, all’hotel Melià, sede del ritiro.
Zhang Inter, ad Appiano anche la Curva
Il quotidiano riporta un retroscena: “Ad Appiano, invece, una delegazione di ultrà è entrata nel centro sportivo per parlare con alcuni giocatori e dare la carica. Obbligo di svolta. Perché se è vero che la panchina di Spalletti non considerata a rischio – a meno di tracolli –, una sconfitta col Milan aprirebbe scenari inquietanti. E lo fa capire lo stesso allenatore: «Di partite ce ne sono tante, dopo questa. Ma il k.o. creerebbe dei problemi di gestione, di convinzione. Quindi è meglio provare a vincere».
A differenza di quanto s’è visto con l’Eintracht: «Potevamo passare il turno e quindi c’è amarezza – ancora il tecnico –. Ora ci sono da ristabilire compiti e ruoli, e poi ricreare una struttura forte di squadra, facendo ordine sui comportamenti. È fondamentale che la squadra riacquisti le capacità di lottare e giocare, sappiamo e dobbiamo fare meglio».
Il Milan non aspetta, perdere vorrebbe dire scendere a meno quattro: «Il derby annulla ogni pronostico. Per me è importante arrivare davanti a chiunque, non solo al Milan. Ma è fondamentale il quarto posto, quello è l’obiettivo. Se poi saremo terzi, tanto meglio». E ancora: «No comment sulle parole di Moratti. Piuttosto, dico che Lautaro è in grado di fare la differenza tanto quanto Piatek. Io non torno indietro, significherebbe perder tempo e io invece vado avanti. Siamo dietro al Milan, ma solo di un punto. State tranquilli, i calciatori non lasciano mai sola l’Inter ». E pare tanto un messaggio a chi non s’è alzato dal lettino”.
Fonte: Gazzetta dello Sport