San Siro, la storia finirà sotto le macerie: considerate il magone e mettete da parte i fazzoletti
SAN SIRO – Se ne facciano una ragione i nostalgici. San Siro, con tutta probabilità, sarà destinato alla demolizione. Il Milan ha sempre caldeggiato questa opzione, mentre l’Inter era più restia a procedere il tal senso. Fino ad oggi. Infatti, come confermato dalle stesse parole dell’a.d. Antonello, anche i nerazzurri vogliono “uno stadio a livello europeo”.
Le alternative al vaglio sono, appunto, la demolizione di San Siro e la costruzione di un nuovo impianto o l’ammodernamento di quello esistente. Quest’ultima opzione pare stia per tramontare, in quanto implicherebbe dei costi di gestione elevata e un risultato non ottimale. Senza contare che, andando in questa direzione, Inter e Milan non avrebbero dove giocare per due campionati.
Ecco, allora, prendere quota la demolizione del vecchio e la ricostruzione del nuovo stadio. In questo modo, infatti, le due squadre milanesi, nel mentre si fanno i lavori per la nuova struttura, potrebbero continuare a giocare in quella vecchia. L’area individuata è quella degli attuali parcheggi di San Siro, quindi l’ubicazione non cambierebbe.
Il Sindaco Sala avrebbe preferito la ristrutturazione dello storico stadio, ma non si opporrà alla volontà delle società. Si prevedono tempi strettissimi per presentare il piano in comune: già nei prossimi giorni si saprà qualcosa. Lo stadio di proprietà, come ricordato da Antonello, “è uno degli asset fondamentali per la crescita di una società sportiva”. Nessun dubbio a riguardo, ma a qualche nostalgico, ad abbandonare lo stadio dei trionfi della Grande Inter di Helenio Herrera, di quella scudettata del Trap e di quella del triplete di Mou, verrà certamente il magone.