Home » Lautaro Martinez, Batistuta: “Se non perde serenità diventerà fortissimo”

Lautaro Martinez, Batistuta: “Se non perde serenità diventerà fortissimo”

LAUTARO MARTINEZ – Sulle pagine della Gazzetta dello Sport, lunga intervista a Gabriel Batistuta, pronto per festeggiare i 50anni in piazza Signoria, nella giornata di domani. “Ho dato tanto ai fiorentini ma Firenze ha dato di più a me. Volevo vincere lo scudetto con la maglia viola e conquistare il Mondiale con la Selección.

Sono stato tanti anni arrabbiato con me stesso per aver fallito questi due traguardi. Ora ho ritrovato un pizzico in più di serenità e mi godo la vita», osserva, emozionato, il campione argentino durante la presentazione dell’evento. Al suo fianco il sindaco Nardella e Pablo Benedetti, il regista che sta girando El Número Nueve, il docu-film sulla vita di Gabriel.”

Lautaro Martinez, parole d’elogio per l’argentino

Batistuta ha parlato anche dei centravanti di oggi. Partendo dall’addio alla Nazionale di Higuain. «Il Pipita è un grande attaccante. Rispettato in tutto il mondo ma trattato male in Argentina. Ci sono bomber che sbagliano 200 reti ma fanno 3-4 gol importanti e questo basta a farli ricordare come dei fenomeni. Poi, come Higuain, c’è chi segna 200 reti, ne sbaglia 3-4 e quegli errori sono una condanna».

Da Higuain, a Icardi: un altro nove argentino in difficoltà. «Ha sempre segnato tanto, però Icardi può fare molto di più. In casa Inter mi piace molto Lautaro. È un grande talento. Se non perderà equilibrio e serenità diventerà fortissimo: è stato bravo a superare l’impatto con il calcio italiano. Una sfida davvero non facile». Che cosa ricorda della sua esperienza all’Inter? «Ero alla fine del mio percorso con le caviglie che già non funzionavano più. Mi dispiace non aver dato una mano a un grande presidente come Moratti. Mi ha sempre voluto bene».

Potrebbe tornare a lavorare con la Fiorentina? «Non rientro nei progetti dei Della Valle. Non hanno bisogno di me». Consiglierebbe a Chiesa di rimanere alla Fiorentina? «Consiglio a lui e a tutti i calciatori di fare quello che sentono giusto. Per non accettare offerte importanti devi essere felice. Io stavo bene a Firenze e ogni estate chiedevo un aumento di stipendio. Lo meritavo».

Fonte: Gazzetta dello Sport
.