I numeri indicano il vero king maker dell’Inter di Spalletti

INTER NAINGGOLAN – Nella partita di Genova tutti gli occhi erano puntati sul rientro di Icardi dopo oltre 50 giorni. Ma la gran partita dei ragazzi di Spalletti si spiega solo parzialmente con la ritrovata presenza dell’ex capitano, per quanto importante. Icardi ha riportato una presenza fondamentale nell’area avversaria, ha creato spazi ed occasioni. Ma tutto è girato bene attorno ad un altro elemento, di importanza ancor più tangibile.

Anche Radja Nainggolan è tornato ieri per giocare un’intera partita, fatto che non gli accadeva da tempo e quanto sia importante l’ex romanista nelle trame di Spalletti lo si è colto anche se il belga non è ancora al 100% della condizione fisica.

Inter: Nainggolan porta punti preziosi

I numeri parlano chiaro, con il Ninjia in campo fin dal fischio iniziale l’Inter ha giocato 15 partite nelle quali ha realizzato 32 punti con una media di 2,16 punti a partita. Nelle 15 occasioni in cui Spalletti ha dovuto fare a meno di lui o ha potuto impiegarlo solo a gara in corso i nerazzurri hanno conquistato 24 punti, 1,6 a partita.

Se le cifre possono essere aride, non altrettanto quanto visto in campo. Con Nainggolan tra le linee di difesa e centrocampo genoano Brozovic e Gagliardini hanno avuto la possibilità di giocare in verticale un numero di volte enormemente superiore alle altre volte. In più il Ninja si è fatto vedere spesso anche in fase di pressing sulla ripartenza dell’azione rossoblu.

Quando a mordere le caviglie avversarie già sul limite della loro area c’è un mastino con quella determinazione è naturale che chi è chiamato ad impostare faccia una gran fatica e che in molte occasioni l’Inter possa recuperare palla stando già alta, con tutti i benefici del caso.

8 partite non sono molte per permettere a Nainggolan di dimostrare a tutti che Spalletti non aveva sbagliato a puntare tutte le sue carte su di lui. Ma sono 8 partite fondamentali per raggiungere la Champions, nelle quali i suoi strappi e la sua cattiveria agonistica saranno di importanza strategica.

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Giacomo Beretta