FONTANA INTER – Domani pomeriggio, alle ore 18, l’Inter sfiderà l’Atalanta nella gara valida per la 31^ giornata di campionato. Sia i nerazzurri che i bergamaschi sono reduci da una larga vittoria nell’ultimo turno infrasettimanale: la squadra di Spalletti dallo 4-0 conquistato al Ferraris contro il Genoa, quella di Gasperini dal 4-1 sul Bologna.
La redazione di “Interdipendenza.net” ha intervistato in esclusiva Alberto Fontana, 52 anni ed ex portiere con un passato sia a Milano (dal 2001 al 2005) che nel club attualmente di Percassi (per tre stagioni e mezzo dall’estate 1997 a gennaio 2001).
Fontana, come valuta la stagione dell’Inter da gennaio ad oggi?
“Io credo che l’obiettivo principale dell’Inter sia arrivare in Champions League, quindi per quanto riguarda il campionato è vero che c’è stata qualche battuta d’arresto, ma la squadra sta rispettando i suoi programmi. Forse è un peccato che sia uscita dalle competizione europee, quello sì. Ma in campionato, peraltro in uno dei più difficili come la Serie A, vedo una squadra che sta costruendo un qualcosa per il futuro“.
Molti sostenitori nerazzurri però non sono per nulla convinti di Spalletti.
“Per quanto mi riguarda, sono un estimatore di Spalletti. Lo reputo un allenatore in grado di gestire situazioni non facili. Poi è logico che la zona Champions deve essere per forza l’obiettivo da centrare, perché per crescere c’è bisogno di partecipare a certe competizioni“.
Si è fatto invece un’idea del caso Icardi?
“Chi vede tutti i giorni quello che succede in uno spogliatoio e che ha la gestione del gruppo, se fa certe scelte c’è un motivo. Per cui credo che se l’allenatore e la società hanno preso una posizione c’erano delle ragioni per farlo. Quindi sono molto più dalla parte della club e del tecnico. Da fuori certe cose non si sanno, chi ha vissuto uno spogliatoio sa bene che ci vogliono degli equilibri e dei rispetti. Se uno sbaglia è giusto che paghi. Può succedere di sbagliare, per carità, però nell’ambito di uno spogliatoio e di un gruppo le regole vanno rispettate“.
Peccato però che l’Inter potrebbe risentire di questa situazione vendendo il bomber argentino a molto meno del suo reale valore…
“Come ho detto prima, una società deve avere delle regole. Maradona forse era l’unico che poteva “rispettarle un po’ meno”. Dopodiché tutti abbiamo commesso errori, anche io durante la mia carriera e ne ho risposto. E’ giusto che sia così“.
In questi quasi due mesi senza Icardi, i nerazzurri hanno lanciato Lautaro Martinez. Come le è sembrato?
“Mi è piaciuto moltissimo, perché come atteggiamento e disponibilità verso la squadra, oltre ad essere un giocatore di talento, è un grande. L’ho visto molte volte sacrificarsi. E nel calcio di oggi non puoi più vivere soltanto di gol secondo me. La rete è fondamentale, ma ci sono dei momenti in cui in giocatore deve essere anche, per quanto gli è possibile, disposto ad aiutare i propri compagni. Quindi su Lautaro ho una opinione positivissima, sono rimasto stupito. Credo che l’Inter abbia fatto davvero un ottimo acquisto“.
Passando all’Atalanta, la squadra di Gasperini meriterebbe un posto in Champions?
“Questo non lo so. Certamente sarà un avversario scomodo per tutti. Sull’Atalanta c’è poco da dire: un bravo con la b maiuscola a questo grandissimo ambiente dove ogni anno nel settore giovanile crescono molti ragazzi, molti dei quali sono lanciati in prima squadra. E’ normale poi che sia la stessa piazza ad essere pronta e a volere questi ragazzi. L’Atalanta è il miglior esempio per una società di una città medio-piccola, sta facendo cose incredibili nel calcio crescendo giovani del proprio vivaio“.
La gara di San Siro sarà decisiva per un eventuale quarto posto?
“Conteranno tutte le partite. Tolte Juventus e Napoli, la distanza tra le altre squadre è poca. In diverse poi si stanno giocando l’accesso alla Champions. Sarà una corsa entusiasmante fino all’ultima giornata, come la lotta per non retrocedere“.
Quanto peserà l’assenza di Zapata?
“Il ragazzo sta facendo benissimo. E’ la tipica punta che oltre a segnare è fondamentale per il gioco della squadra. Quindi l’Atalanta ne risentirà, potrebbe rivelarsi un’assenza di rilievo“.
Per concludere, che tipo di partita vedremo domenica?
“Sono due squadre che forse hanno un difetto: non sono bravissime a gestire il risultato. Questa Inter quando ha entusiasmo e gioca è pericolosissima, mentre cercare di addormentare la partita non è la cosa che gli viene meglio. E l’Atalanta è uguale: ha il suo gran bel gioco scintillante ma non fa dei grandissimi ragionamenti perché vive del proprio entusiasmo. Quindi la vedo una partita molto aperta: chi rispetterà le proprie caratteristiche potrà portare a casa il risultato“.
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