INTER ROMA– Nonostante manchino sei giornate alla sua conclusione, la Serie A ha già iniziato ad emettere i primi verdetti. Domenica scorsa è arrivata la matematica retrocessione per la ‘favola’ Chievo Verona, che dopo undici anni saluta la massima serie. Nella prossima giornata, in scena nel sabato di Pasqua, potrebbe, invece arrivare l’ottavo scudetto consecutivo per la Juventus, ma non solo.
Alle 20.30, infatti, si sfideranno Inter e Roma, scontro diretto in ottica Champions League. Con i nerazzurri decisi a blindare il terzo posto ed i capitolini, bisognosi di punti, per restare attaccati al trenino delle pretendenti.
La sfida di sabato sera, sarà, inevitabilmente anche quella tra Radja Nainggolan e Nicolò Zaniolo. Entrambi chiacchierstissimi dopo essersi scambiati la casacca, la scorsa estate. La Gazzetta dello Sport sottolinea la percezione diametralmente opposta che si ha dei primi mesi dei due giocatori nei rispettivi nuovi club.
Nainggolan, arrivato come rinforzo più costoso della campagna acquisti nerazzurra, aveva su di sé gli occhi di tutti gli addetti ad i lavori e non solo. Le aspettative nei confronti del belga, per anni uno dei migliori centrocampisti del campionato, non potevano che essere altissime. I guai fisici, le prestazioni non all’altezza e dei comportamenti non sempre esemplari, lo hanno fatto precipitare al centro della critica.
Zaniolo, invece arrivato nella capitale in sordina ed ha incantato tutti a suon di ottime prestazioni. Nessuno si aspettava che il ragazzo potesse essere cosi incisivo da subito e l’esaltazione delle sue qualità é stata una conseguenza inevitabile, dello stupore che ha suscitato.
Le aspettative nei confronti dei giocatori, possono far sì, dunque, che i giudizi vengano, almeno parzialmente offuscati. Poco importa se da fine 2018 in poi, Nainggolan abbia sbagliato poco o nulla, riguardo a professionalità ed impegno. Se nelle gare decisive andate male é stato fuori per infortunio o se l’Inter a distanza di un anno ha totalizzato 11 punti in più della Roma, scalzandola almeno al momento dal gradino più basso del podio.