INTER CONTE – Settimane di grandi strategie queste, per i club ma non solo. Le società hanno aperto le danze in vista del prossimo mercato, garantirsi adesso la pole position su un obbiettivo può rivelarsi decisivo. Tattica che vale per giocatori e tecnici. Ma anche gli allenatori sanno di dover usare grande cautela e capacità di previsione in questi momenti.
Il discorso fotografa alla perfezione la situazione dell’Inter. In attesa di raggiungere l’obbiettivo della qualificazione in Champions, Spalletti sembra molto meno pericolante rispetto a qualche settimana fa. Nelle giornate in cui le polemiche relative ad Icardi divampavano, il mister toscano sembrava essere la vittima sacrificale di tutta quella confusione. A distanza di poco tempo, tutto sembra cambiato.
Da un lato perché Suning non si strappa i capelli dalla gioia per riconoscergli i 20 milioni del residuo contrattuale per due anni. Dall’altro perché il concorrente principale per la panchina nerazzurra sta tirando il freno a mano.
Conte sembrava già in procinto di assecondare la voglia di Marotta di portarlo a San Siro. Ma entrambi avevano fatto i conti senza…l’Ajax. L’eliminazione per mano dei lancieri olandesi patita dalla Juventus ha rimescolato i pezzi del puzzle. Nonostante le rassicurazioni date da Allegri a caldo dopo la sconfitta, Agnelli avrebbe il grande desiderio di chiudere questa fase bianconera riportando a Torino l’uomo dei primi scudetti dopo il purgatorio della serie B.
Proprio per questo Conte ha imposto uno stop al dialogo con l’Inter. Gli incontri con Marotta ci sono stati, Biasin anche ieri ha parlato di un meeting tra i due a Torino pochi giorni fa. Ma è innegabile che dopo l’eliminazione della Juve dalla Champions anche l’ex Ct abbia mutato atteggiamento, prendendosi tutto il tempo necessario per decidere. In altre parole, aspettando di capire se davvero Allegri proseguirà la sua avventura juventina o se si possa aprire per lui lo scenario di un ritorno clamoroso a Torino.
In poche parole, la prima opzione di Conte è la Juventus, caso mai si aprisse un varco. L’Inter può solo aspettare. Ma quanto? La preparazione del gruppo per la prossima stagione incombe, i competitor assestano colpi importanti. Il tempo non è una variabile infinita per l’Inter e, questo caso, potrebbe essere il miglior alleato di Spalletti.