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Primi scricchiolii tra Marotta e Zhang: il pomo della discordia è l’allenatore

Divergenza di vedute sulla scelta dell’allenatorr della prossima stagione. Si profila un lungo braccio di ferro tra a.d. e presidente

Marotta e Zhang hanno visioni differenti sulla scelta del nuovo allenatore. Ammesso che Spalletti vada via. In caso si verificasse questa ipotesi, l'a.d. spinge per la soluzione Conte, con cui ha lavorato e vinto ai tempi della Juventus. C'è, da parte del dirigente, una profonda conoscenza dell'uomo e del professionista. Il feeling tra i due si era interrotto con l'addio di Conte ai bianconeri. Anche se i problemi più grandi il tecnico leccese li aveva avuti con Andrea Agnelli, non certo con Marotta.

Conte è un profilo ricercato anche da altri club, come la Roma e il Bayern Monaco. Nonostante questo, Steven Zhang non pare essere convinto di questa soluzione. Soprattutto perché, esonerando Spalletti, sarebbe costretto comunque a pagargli lo stipendio: fino al 2021 fanno 25 milioni di euro. Spicciolo più, spiccolo meno. L'oculatezza del gruppo cinese non consente di fare operazioni di questo tipo. La cultura dei piccoli passi è la via maestra per il gruppo Suning.

Ecco, allora, profilarsi un piccolo caso in seno alla dirigenza nerazzurra, con Marotta che vorrebbe un anno zero, mentre Zhang preferirebbe tenere Spalletti, sfruttando cioè l'usato sicuro. Quell'usato che, se le cose vanno come da programmi, potrebbe consegnare il piazzamento Champions fissato a inizio stagione. Da un lato, quindi, la smania di Marotta, dall'altro, la politica attendista e di valorizzazione del presidente.

Chi la spunterà? Difficile fare un pronostico. Molto dipenderà dalle ambizioni e dalle disponibilità economiche. Ma soprattutto dagli argomenti che, eventualmente, Marotta saprà portare sulla scrivania di Zhang, il quale, va detto, è un giovane che sa valutare e ascoltare i consigli. Con un occhio sempre al bilancio e agli equilibri. E un altro ai tifosi, ovviamente.