L’Inter non molla la pista che conduce ad Antonio Conte

Antonio Conte rappresenta il desiderio di molte squadre. La Roma,-e le parole di Totti e Ranieri lo testimoniano-, è uscita allo scoperto. All’ombra del Colosseo dopo una stagione piuttosto complessa, che ha visto Di Francesco e Monchi terminare in anticipo l’avventura in giallorosso, vorrebbero tornare a dormire sonni tranquilli. Conte rappresenta il profilo ideale per tentare di riavvicinare la Roma alle posizioni di vertice. De Rossi e compagni hanno ottenuto il miglior piazzamento degli ultimi anni con Luciano Spalletti in panchina. L’allenatore di Certaldo sta facendo molto bene anche in nerazzurro.

Per sgomberare il campo da ogni dubbio bisognerebbe riguardare le posizioni in classifica dell’Inter prima dell’arrivo di Spalletti. Ad eccezione del primo anno di Roberto Mancini,-stagione 2015/16-, l’Inter ha ottenuto piazzamenti non certo soddisfacenti. Con Spalletti in sella i nerazzurri sono tornati in Champions League e, almeno per il momento, sono riusciti a migliorare il quarto posto dello scorso campionato. La fiducia della società, ribadita da Marotta in una recente intervista, potrebbe tuttavia non bastare per ottenere la conferma per il terzo anno consecutivo, e non certo per demeriti dello stesso Spalletti. Con Antonio Conte libero nessun allenatore può essere certo della riconferma.

Conte è un vincente, ed il suo curriculum parla chiaro. Tre campionati italiani, una Premier League, due supercoppe italiane, una coppa d’Inghilterra, lo assurgono a top della panchina. Conte rappresenterebbe il profilo ideale per qualsiasi squadra, figuriamoci per Roma ed Inter, desiderose di ridurre le distanze da una Juventus, ad oggi, irraggiungibile. L’idea di vincere a Roma è sicuramente allentante così come quella di emulare il suo antico maestro, Giovanni Trapattoni, capace di vincere a Milano dopo anni di dominio bianconero.

Sullo sfondo resta la Vecchia Signora, nonostante Allegri non sia in discussione. Conte ha già cominciato a sfogliare la margherita. Quale squadra sceglierà? Le pretendenti non mancano di certo.