(GDS) Difficile la permanenza di Keita. Spunta un incredibile retroscena

A fine stagione la società dovrà valutare la situazione di Keita Balde. Il giocatore è in prestito dal Monaco, che chiede per il suo riscatto una cifra superiore ai 30 milioni di euro. Suning vorrebbe ottenere uno sconto, altrimenti sarà difficile vedere l’ex Lazio ancora in nerazzurro. Intanto la Gazzetta dello Sport ha raccontato la parabola dello stesso Keita da quando è all’Inter, svelando un particolare retroscena su uno scherzo de “Le Iene” non particolarmente gradito dall’attaccante.

“Keita s’è bloccato sul più bello, dopo il gol a Empoli che pareva l’inizio della discesa: 16 gennaio, distrazione muscolare ad Appiano, diagnosi di 20 giorni – ricorda la rosea -. Poco male: davanti a sé il senegalese ha un’autostrada, sono i giorni in cui Perisic chiede di andar via, quelli subito prima del caso Icardi. Spazio ce n’è, ce ne sarebbe. Spalletti lo aspetta: siamo a metà febbraio, Maurito è fuori, servono attaccanti come il pane. Keita sta bene ormai, per Inter-Samp non ce la fa, ma il decollo è praticamente pronto.

Poi lo scherzo, vero e proprio. Con la complicità della bellissima fidanzata, Simona Guatieri, la sera di Inter-Samp del 17 febbraio 'Le Iene' attirano Keita in 'trappola' in un noto hotel di Milano. Difficile che qualcuno, in quella sede, non si accorga dell’irritazione del giocatore quando lo scherzo prende una piega poco gradita: attimi concitati, forse troppo pure per il fisico di Keita che fila via dall’hotel. Lo scherzo non va a buon fine e infatti non è mai andato in onda, anche perché lo stesso giocatore non ha firmato la liberatoria. Fatto sta che il giorno dopo, ad Appiano, Spalletti e lo staff medico verificano una situazione fisica dell’attaccante peggiorata. Dunque, occasione sprecata. E siccome la sfortuna ci vede benissimo, c’è anche la vicenda del cambio di procura a creare confusione: Keita ha scelto Pastorello, ma il suo ex agente Roberto Calenda ha inviato alla federazione una diffida con la scadenza del vecchio accordo in vigore fino al 2020. E questo non è uno scherzo”.