Intervistato in esclusiva dalla nostra redazione a margine della presentazione della propria biografia intitolata “Simoni si nasce”, l’ex tecnico nerazzurro Gigi Simoni ha svelato alcuni retroscena. Queste le domande poste dal nostro inviato.
C’è un giocatore in particolare che porterebbe all’Inter oggi?
“L’Ajax ha due giocatori che mi hanno colpito in particolare: Donny Van De Beek e Matthijs De Ligt, quest’ultimo ha fatto il gol della vittoria contro la Juventus. Questi due sono giocatori che assieme a Chiesa vorrei vedere nell’Inter. Sono giocatori giovani e che hanno delle qualità enormi. Sono contento per Chiesa, il padre è stato un mio giocatore ed è stato, come ho sempre detto, la miglior seconda punta italiana. Il figlio è su quella strada e se lo pigliassimo all’Inter sarei contento”.
Un giudizio da esterno riguardo la vicenda che ha coinvolto Mauro Icardi e l’Inter?
“Icardi secondo me ha sbagliato. Farlo capitano è stato un errore. Lui ha accettato, ma ricoprendo un ruolo così importante non doveva fare quello che ha fatto. E’ un giocatore forte, però togliergli la fascia è stato sbagliato. Era un patrimonio, perché è il miglior giocatore che hanno e andava difeso, salvaguardato. Se la colpa prima era sua, poi è diventata degli altri”.
Infine, per raccontare la reazione dell’ex mister all’esonero (che arrivò solo qualche giorno dopo la vittoria per 3-1 contro il Real Madrid), di seguito vi alleghiamo l’episodio tratto dalla biografia.
“Gigi si era appena aggiudicato la panchina d’oro e quanto fosse, per lui, inatteso il premio lo attesta il fatto che se ne stesse già andando, subito dopo la votazione. Non restava che tornare indietro per ritirare l’ambito trofeo e ringraziare tutti. Appena ricevuto il premio, per prima cosa telefona a Monica (la moglie).
‘Monica, stasera andiamo a cena fuori. Dobbiamo festeggiare la panchina d’oro. Prenota al ristorante che preferisci’.
‘Bellissima notizia! Prenoto, complimenti, premio meritatissimo’, fu la risposta di Monica che, essendo una giornalista, sa bene quanto il trofeo sia ambito.
E’ il riconoscimento, da parte dei suoi colleghi allenatori, per una carriera di sacrifici, per l’impegno, la serietà, la determinazione e le capacità che da sempre hanno contraddistinto il percorso di questo tecnico. Che tutto ha cercato nella vita, tranne ‘scorciatoie’ o compromessi.
Il riconoscimento è successivo alla vittoria sulla Salernitana (2-1 gol di Javier Zanetti allo scadere) e alla strepitosa vittoria in Champions League sul Real Madrid, al Meazza, per 3-1 (doppietta indimenticabile di Roberto Baggio nei minuti finali).
Tutto bene, no? Passa fra il sì e il no mezz’ora e Gigi telefona nuovamente alla moglie.
‘Senti, ha già prenotato?’.
‘No’, risponde Monica con aria interrogativa, ‘perché?’.
‘Ecco, aspetta un attimo, forse mi hanno mandato via dall’Inter…’.
A Monica in un attimo crolla il mondo addosso. ‘Stai scherzando? Non è possibile…’.
‘Meglio aspettare a prenotare’.
Non andranno a cena, quella sera, Gigi e Monica.
Il destino di Gigi è compiuto. Non è più l’allenatore dell’Inter”. Insomma, un epilogo severo per il quale l'ex patron Massimo Moratti si è pentito più volte.
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