Inter, Conte ha già scelto il futuro di Icardi: la linea del tecnico pugliese
Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, anche l'eventuale ormai prossimo arrivo di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter non cambierà la scelta sul futuro di Mauro Icardi. “In corso Vittorio Emanuele, come ormai noto, dubbi non ce ne sono: Maurito, dopo quanto accaduto nei mesi scorsi, non rientra più nel futuro del club.
Ebbene, da questo punto di vista, l’ex-ct azzurro è totalmente allineato. Nel senso, pur non avendo ancora preso corpo e sostanza, l’Inter che adesso esiste nella sua testa non prevede Icardi a guidare l’attacco. E non si tratta semplicemente di adeguarsi alle indicazioni della società in cui tutto lascia credere stia per sbarcare, ma di condividere e sposare i principi e le ragioni che hanno portato alla decisione dell’addio“.
Il quotidiano svela come Conte sia stato “adeguatamente informato di quanto accaduto in questa stagione. A partire, quindi, dagli episodi e le situazioni che hanno provocato la rimozione della faccia di capitano, fino ad arrivare a ciò che è accaduto dopo, ovvero agli oltre 50 giorni trascorsi sul lettino prima di tornare a mettersi a disposizione.
E il tecnico leccese, che pretende un gruppo completamente votato alla causa, composto da elementi sempre pronti a mettere davanti l’interesse della squadra rispetto a quello personale, ha convenuto come fosse meglio cominciare una nuova avventura senza Icardi. Peraltro, avendo la consapevolezza di quanto ogni dettaglio possa fare la differenza,
Conte è attentissimo a ogni possibile fonte di distrazione. E allora viene da chiedersi come accetterebbe e tollererebbe le esternazioni di Wanda in televisione e via social? Ma anche come avrebbe reagito allo shooting in “deshabillé” della coppia pubblicato su Instagram a cavallo tra la scorsa e questa settimana…“.
C'è poi la questione tattica: “Nemmeno il profilo tecnico di Icardi rappresenta il suo ideale per quanto riguarda il ruolo di centravanti. La sua preferenza, infatti, va verso un ariete di grande fisico e da battaglia, disposta ad andare allo scontro fisico con le difese avversarie, così da aprire varchi per i compagni, oppure verso una prima punta più manovriera, che grazie al movimento e agli scambi, agevoli gli inserimenti in area. Non a caso, nella sua prima Juventus scudettata aveva chiesto e ottenuto Vucinic, ma apprezzava tantissimo pure Quagliarella, mentre nella sua seconda stagione al Chelsea, a gennaio, aveva convinto Abramovich a prendergli Dzeko, trovandosi però di fronte il muro della Roma“.