San Siro si ribella alla stupidità , fischi che aiutano a crescere

Ieri sera San Siro ha raggiunto il record di un milione di spettatori paganti per le partite dei nerazzurri di quest’anno, numeri che confermano l’Inter nell’elite europea delle presenze.  Per arrivare a  quella sportiva sarà necessario ancora del tempo, ma durante la partita con il Chievo la gente nerazzurra, la stragrande maggioranza almeno,  ha dimostrato di non essere seconda a nessuno in fatto di civiltà.

Contro il Chievo  la Curva Nord ha abbandonato le proteste a Mauro Icardi. Se si eccettua una salva di fischi all’annuncio delle formazioni e quando è uscito, il centravanti argentino ieri sera ha passato una serata tranquilla, anche troppo, vista la sua performance in campo. La Curva invece ha dato il meglio di sé nei cori contro Napoli ed i napoletani. Il solito becerume inutile e fastidioso, soprattutto considerando i pochi giorni che ci separano dalla trasferta sotto il Vesuvio e ricordando i fatti incredibili del 26 dicembre scorso. Non si sono risparmiati, nel secondo anello verde. Sia nel primo tempo che nella ripresa il coro “noi non siamo napoletani” e “Vesuvio lavali col fuoco”  si è alzato a conferma che a questa gente nulla importa dell’Inter  e del suo destino, checchè ne dicano nei loro farneticanti comunicati.

Quel che non successe all’andata, quando si alzarono i “buu” nei confronti di Koulibaly, è successo invece ieri. San Siro si è ribellato, ed ha sommerso quei cori sotto un’ondata clamorosa di fischi che ha spento immediatamente quelle voci  offensive. Qualcuno ha scritto oggi che il pubblico  ha temuto  la sospensione della partita e un’altra squalifica del terreno di gioco. Forse è vero ma è una interpretazione riduttiva. La gente di San Siro ieri  ha lanciato un messaggio alla curva, isolandola, condannandola, facendola sentire un corpo estraneo in quell’universo di umanità varia che riempiva il Meazza.

Quei cori insulsi ed i fischi che li hanno zittiti segnano non solo un solco incolmabile tra i  protagonisti ma hanno dimostrato che San Siro è un esempio di civiltà e di maturità. Pochi stolti non bastano a compromettere l’immagine di una tifoseria sana, responsabile, che sa metterci la faccia anche contro parte di sé stessa.