(ID) Sarri alla Juventus, un solo problema blocca l’accordo
Dopo l’addio a Max Allegri, un altro toscano sembra in pole per la panchina bianconera. Per Sarri solo un problema da risolvere
Da un toscano ad un altro, da un livornese ad un valdarnese, il futuro della panchina bianconera gira tutto intorno alla terra di Dante Alighieri. Dopo l’ufficialità della separazione da Max Allegri, da ieri si sono intensificate le voci che vogliono la dirigenza juventina e Maurizio Sarri già impegnati nei primi colloqui. Anche i bookmakers hanno rivisto all’improvviso le loro quote, quelle dell’ex del Napoli stanno scendendo vertiginosamente. Dalle notizie raccolte dalla redazione di ID, l’accordo non troverebbe ostacoli né economici né di mercato. Sarri non è uomo da imporre alle società le sue richieste in fatto di giocatori, i suoi trascorsi sotto il Vesuvio ed anche a Londra parlano chiaro, eccezion fatta per Higuain da lui espressamente richiesto nello scorso inverno.
Una volta deciso di cambiare l’inquilino della panchina, Agnelli, Nedved e Paratici sembrerebbero sostanzialmente d’accordo per imprimere alla società bianconera una svolta tecnica e anche caratteriale. Le notizie raccolte da ID parlano di un solo nodo da sciogliere ma per niente secondario. La gestione del gruppo del Sarri tecnico è consolidata: un gruppo di titolarissimi ai quali difficilmente rinuncia per scelta legata a motivi di campo, se non imposta da infortuni o squalifiche. E’ il marchio di fabbrica dell'attuale mister del Chelsea, il suo Dna. Con questa linea ha portato il Napoli ad un secondo posto a 91 punti, tra polemiche furiose per il finale di campionato condizionato da eventi esterni alla società partenopea, e anche con i Blues lo schema alla fine si è rivelato vincente per la conquista della zona Champions pur partendo con una rosa decisamente inferiore ad altri competitor della Premier.
Secondo le indiscrezioni raccolte, sembra che alla Juventus questo indirizzo desti più di una perplessità. La rosa bianconera non è quella del Napoli o del Chelsea, a Torino i 24/25 elementi sono più o meno tutta gente di livello internazionale, di esperienza enorme e di grande personalità, che mal digerirebbe un ruolo da comparsa già assegnato prima di iniziare. E la dirigenza non può permettersi di non valutare eventuali ripercussioni che questa scelta potrebbe comportare.