Esattamente un anno fa l'Inter si qualificava in Champions League dopo un'avvincente partita all'Olimpico contro la Lazio. Un rigore ed un'espulsione avevano aiutato i nerazzurri che erano arrivati all'ultima di campionato affamati e intenzionati a lottare fino all'ultimo minuto per guadagnarsi la qualificazione.
A seguito di quella partita Spalletti ottenne le lodi della società e il rinnovo del suo contratto. A ciò si aggiunse un buon mercato estivo sostenuto fortemente dallo stesso tecnico.
Come chiarisce la Gazzetta dello Sport, però, ad un anno di distanza la situazione non è migliorata:
“L'Inter ha messo insieme 13 punti nelle ultime 9 gare e non ha sfruttato il fattore San Siro dove ha giocato 5 partite: k.o. con la Lazio, pari con Atalanta, Roma e Juve, vittoria col Chievo. L’imbarcata desolante del San Paolo porta le lancette indietro di un anno: Spalletti si ritrova a dover conquistare la Champions all’ultima giornata. Una campagna acquisti celebrata e un anno in più di lavoro non hanno portato alcun beneficio. Nel calcio a stabilire conferme o rinnovi dei tecnici sono i risultati, il gioco, la personalità trasferita a un gruppo, la capacità di valorizzare una rosa, di costruire e non di distruggere. Null’altro. E in tutti questi aspetti il lavoro di quest’anno è stato deficitario. Tutto il resto – a partire dalla ricerca ossessiva di nemici che non esistono e la voglia di imbarcarsi in polemiche dannose – sono solo alibi che non servono. L’Inter ha ancora in mano il proprio destino: battendo il redivivo Empoli centrerà uno degli obiettivi stagionale, ma con una fatica imprevedibile. E il presentare Inter-Empoli «come una finale», già lo dimostra.”