Tsunami Zhang: 5 mosse ed un top player per l’Inter di oggi

La Gazzetta dello Sport fotografa il momento attuale dell’Inter uscendo dalla mera logica del mercato per inquadrare il futuro che Steven Zhang sta costruendo a suon di innovazione. Il  giovane presidente lo ha fatto chiaramente intendere nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede quando ha detto “inizia una nuova era”, la seconda dell’era Suning dopo la prima necessariamente rivolta all’assestamento dopo l’acquisizione della società del 2016.

Ora che i tasselli sono a posto, nuova sede, partnership sicura con l’azionista di minoranza LionRock, management tecnico e gestionale chiamato a gestire squadra e società, il bello può iniziare. La Gazzetta riassume la rivoluzione in 5 mosse strategiche.

La prima riguarda proprio Steven Zhang che “ scenderà in campo in prima persona molto più spesso da qui in avanti. Lo farà perché ha capito una volta di più quanto l’Inter sia un veicolo eccezionale per il mondo Suning in Europa: la sede di Porta Nuova, per intendersi, rappresenta un riferimento non solo sportivo ma anche per tutti gli investitori legati a Suning che transitino a Milano. E allora aspettiamoci uno Zhang più pubblico e meno privato, sfruttando magari la sponda di Bbc per l’Europa o Cnn per l’America. L’idea è costruire un percorso che lo porti a giocare un ruolo centrale anche nell’Eca, molto più dell’attuale presenza nel Club Competition Committee. Piccolo dettaglio a margine: Zhang vivrà ancor di più a Milano di quanto non faccia già oggi. E sta imparando l’italiano, magari presto ne darà dimostrazione.

Il secondo punto focale è lo stadio: anche su questo versante qualche rallentamento ma nessuna incertezza, nel mese di luglio i tecnici di Inter e Milan presenteranno al Comune di Milano il progetto del nuovo impianto.

Terzo e quarto punto viaggiano insieme: l’accelerazione sui ricavi prosegue,  l’Inter avvicinerà nel bilancio in chiusura al 30 giugno i 400 milioni di fatturato, come da programma. Il modo per raggiungere e superalr questa  soglia  (il quarto step appunto) sta nel nuovo main sponsor . “Nel 2020 scadrà lo storico accordo con Pirelli, che attualmente frutta alle casse nerazzurre una quota base di 10,5 milioni, più altri 6 legati alla qualificazione Champions, cifra che comunque non può andare oltre i 22 milioni in base al cammino europeo. Logico pensare che l’Inter voglia qualcosa di più e lo cerchi in un marchio internazionale.”

Quinto punto, dulcis in fundo,  la squadra. “Oggi l’uomo copertina dell’Inter è (ancora) Mauro Icardi, basti pensare alla prossima tournée in Asia: l’argentino resta l’uomo più atteso. Ecco: l’Inter vuole andare oltre. Vuole un altro giocatore che sia un marchio altrettanto riconoscibile e più “spendibile” di Icardi. È per questo che è logico immaginare l’arrivo, in questo mercato, di un giocatore di livello internazionale. Per la felicità di Antonio Conte, mica solo di Zhang.”