La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, aggiorna la situazione legata a Nicolò Barella, con Inter e Roma pronte a duellare per il centrocampista. “L’intesa imbastita dal Cagliari con i vertici di Trigoria nelle ultime ore (35 milioni più Defrel) ha prodotto effetti immediati, con un irrigidimento nei rapporti tra i tre club, in attesa che i giocatori coinvolti nella querelle escano allo scoperto.
Vista da sponda romanista la questione-Barella avrà un’importante verifica già domani, in concomitanza con l’assemblea di Lega. Il presidente Tommaso Giulini si è impegnato con l’a.d. Guido Fienga di ottenere a breve l’assenso del suo centrocampista, che a metà settimana aveva promesso di tenere in grande considerazione le esigenze del club in cui è cresciuto. Ma sarà tutto così semplice? A Trigoria fanno capire che l’attesa non sarà lunga. Insomma se Barella dovesse restare nel limbo, la Roma appronterebbe un’adeguata exit strategy.
Nonostante queste cautele nel quartier generale milanese di Suning hanno deciso di correre ai ripari e disarmare il fronte avversario. Così l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio hanno condiviso con Conte la scelta di sterilizzare la trattativa per il sardo. È vero che il club ha impostato da tempo l’affare, contando sul feeling con il giocatore e il suo agente Alessandro Beltrami.
Ciò nonostante i vertici nerazzurri non intendono varcare la soglia dei 36 milioni (più 4 di bonus) per il cartellino e i 2,5 netti a stagione per il giocatore. Quei dialoghi sono ormai al passato remoto: lo stop è totale. Così si volta pagina e si riprende un discorso che Ausilio aveva già avviato ai tempi di Spalletti per Lorenzo Pellegrini. Peraltro il centrocampista giallorosso ha giocato con profitto nel Sassuolo proprio al fianco del neo-interista Stefano Sensi. E lo stesso Conte ne apprezza le qualità.
Aggiungiamoci che ad aiutare le speranze nerazzurre c’è una clausola da 30 milioni (pagamento biennale) che entra in vigore domani e scade il 30 luglio. E l’agente di Lorenzo, Giampiero Pocetta, proprio nelle ultime ore ha ricevuto chiamate intriganti. Allo stesso modo va detto che Pellegrini ha dimostrato grande attaccamento alla maglia giallorossa.
Sulla sponda giallorossa, del resto, non hanno ancora metabolizzato lo sgarbo per Antonio Conte, a lungo in trattativa con Fienga e il suo entourage. Poi l’allenatore salentino ha optato per il progetto interista e ora quel matrimonio mancato rischia di diventare un macigno ingombrante per tutti. Un conto sono gli interessi economici, un altro gli ostracismi di natura politica.
In questo momento Inter e Roma sono agli antipodi e questa contrapposizione rischia di essere senza precedenti. A meno che Barella e Lorenzo Pellegrini non escano allo scoperto per rimettere tutti i tasselli al loro posto originario. Non è semplice che ciò avvenga a stretto giro. Abituiamoci, allora, all’idea che nuove fibrillazioni compaiano all’orizzonte.
Dalla sede di viale della Liberazione, ad esempio, emerge anche uno scenario ulteriore. Individuato Lorenzo Pellegrini come obiettivo numero uno (in alternativa a Barella), Marotta e i suoi collaboratori promettono di scandagliare anche altri nomi di peso se (per caso) emergessero ostacoli. Questa precauzione è legata ai rapporti con il Cagliari, deciso a valutare Barella 50 milioni di euro.
Una quotazione ritenuta eccessiva per un centrocampista (per quanto bravo) con esperienze ancora parziali. Il braccio di ferro è nei fatti, prova che le imboscate degli ultimi giorni hanno già prodotto i loro effetti. Attenzione alle prossime trappole”, chiosa il quotidiano.