È bene fugare ogni irragionevole dubbio e mettere le cose in chiaro: Stefano Sensi non è un ripiego. Rappresenta la prima scelta nerazzurra per il centrocampo. Contrariamente a quanto si pensi, non c’è stata alcuna operazione di disturbo nei confronti del Milan. Entrambe le squadre apprezzavano le doti tecniche di colui che, secondo quanto riferito da De Zerbi, suo allenatore al Sassuolo, col pallone tra i piedi fa quello che vuole. Logico dunque pensare che Sensi piacesse anche al Milan ma non solo. L’Inter ha adoperato rapidità e determinazione e lo ha acquistato in tempi brevi. Regista davanti alla difesa,-questo il ruolo a lui più congeniale-, ma non paragoniamolo a Pirlo. Sensi è al principio di una carriera che i tifosi nerazzurri si augurano possa essere ricca di trofei e successi con la maglia dell’Inter. In comune con Pirlo, almeno per il momento, ha un passato da trequartista ed un’ottima visione di gioco. Roberto Mancini lo descrive come bravo, tecnico e dotato di personalità. Non resta che fidarsi del commissario tecnico, uno che in quanto a classe non è secondo a nessuno. Con l’arrivo di Sensi le porte per Barella sono tutt’altro che chiuse. Si tratta di uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico italiano, ma va sottolineato di come, almeno per il momento, le priorità riguardino altri ruoli. Nonostante le recenti dichiarazioni di Giulini, che ha parlato di una trattativa in stato avanzato con la Roma, l’Inter può contare sulla preferenza del calciatore. Un particolare non da poco per la positiva conclusione dell’affare. Ancora quarantotto ore, come il titolo di un celebre film interpretato da Nick Nolte ed Eddie Murphy, e conosceremo il destino di Barella. Nel frattempo l’Inter, dopo aver ufficializzato gli ingaggi di Godin e Lazaro, continua a lavorare per tesserare Lukaku. Il possente centravanti belga di proprietà del Manchester United rappresenta la scelta prioritaria di Antonio Conte per l’attacco. Barella molto probabilmente vestirà il nerazzurro, ma non c’è alcuna fretta. Dopotutto l’Inter non ha mica perso i… Sensi.