Lugano Inter, Handanovic parla di Conte e della vicenda Nainggolan-Icardi
Primo incontro ufficiale per la nuova Inter, targata Antonio Conte che domani sfida il Lugano. Il capitano Samir Handanovic ha parlato prima del match.
Domani prima uscita ufficiale per l’Inter di Antonio Conte. I nerazzurri sfideranno il Lugano per la Casinò Cup. Alla vigilia della gara, in conferenza stampa, ha parlato il capitano Samir Handanovic.
Come sta andando il ritiro? Conte ti ha stupito in qualcosa? “Il ritiro procede normalmente, tanta fatica e tanto sudore. Il mister non mi ha stupito, parlando coi giocatori sapevamo cosa ci aspettava. Lo conoscevamo ed eravamo preparati. Si lavora tanto, ma i giocatori sono molto motivati”.
Speri che la situazione Icardi-Nainggolan si risolva presto? “Non devo aggiungere nulla, la società è stata chiara fin dal primo giorno”.
Sembra la stagione della rinascita, lo sentite? “Il nostro percorso è iniziato due anni fa con Spalletti. Alla squadra ci pensa la società, noi siamo motivati, poi si vedrà”.
Pensi che il gap con la Juventus posso essere accorciato o ti aspetti che rimanga la dittatura? “In 8 anni sono cambiate tre proprietà, non è stato facile. Questo gap deve diminuire, dobbiamo giocarcela in Serie A. Non dobbiamo porci limiti, come ha detto il mister, e pensare in grande. L’estate è il momento delle chiacchiere, serve spirito di sacrificio”.
Come valuti i nuovi arrivati? “Stanno andando bene, li stiamo conoscendo piano piano. Abbiamo avuto modo di conoscerli e sono pronti a dare il loro contributo”.
Che spirito serve domani? “Dobbiamo pensare sempre alla vittoria, dobbiamo rimanere concentrati anche se è un’amichevole”.
Della fascia si è parlato tanto. Che cosa significa per te portare la fascia all’Inter? “Ho già risposto. La fascia di capitano dell’Inter è un orgoglio. Il capitano non è quello che ha la fascia, ma quello che affronta anche le situazioni difficili. Ne servono tanti di capitani, non uno solo”.
Come giudichi la squadra e la difesa? “La difesa deve essere un nostro punto di forza. In Italia si vince prendendo meno gol, da lì si deve partite. In ritiro si respira un’energia di euforia intorno, per noi non è cambiato tanto. Io vedo i giocatori molto motivati”.
Inter costruita per giocare a tre? Ci state lavorando? “Sì, ci stiamo allenando con la difesa a tre. Stiamo lavorando su questo”.
Ritorno di Oriali? “E’ una grande figura. Incarna i valori dell’Inter, ci sono anche dei doveri da rispettare, guarda tutto, è un tutore. Il suo ritorno è molto positivo.”