Le indiscrezioni emerse sull’incontro al vertice svoltosi a Nanchino nei giorni scorsi riportavano di Zhang Jindong molto contrariato dagli sviluppi di mercato riguardanti Mauro Icardi. Il patron di Suning non accetta alcuna svalutazione dell’asset principale di mercato ed avrebbe richiamato tutta la dirigenza a riallinearsi senza cedere a frettolose suggestioni interne.
Ne dà conferma il sito TuttoNapoli.net che riferisce del cambio di strategia dello staff nerazzurro rispetto alla società partenopea. Il primo elemento importante è che l’offerta del Napoli è stata presentata: 50 milioni di euro, dunque già superiore ai 40 che la Juventus di Paratici presumeva di proporre per il bomber nerazzurro.
Gli effetti della tirata d’orecchie di Mr, Suning appaiono evidenti nella risposta: secco rifiuto e richiesta di 80 milioni, dunque 10 in più di quelli di cui si parlava fino a qualche giorno fa. Ma c’è di più: “anche soltanto per aprire la trattativa, l’Inter chiede una proposta vincolante che si avvicini proprio a quel prezzo, altrimenti non prende in considerazione nemmeno il sedersi al tavolo negoziale”.
Ovvio pensare che la cifra richiesta dall'Inter sia da mettere in diretto collegamento a quella da impegnare per l'eventuale acquisto di Romelo Lukaku dal Manchester United, e dunque, ove mai le due operazioni dovessero concretizzarsi, un vero e proprio esempio di autofinanziamento, che Suning ha sempre sostenuto doversi perseguire come strategia fondamentale.
“Dunque Marotta ha deciso per la linea dura, ha deciso che l’Inter non svenderà l’argenteria nonostante la congiuntura sfavorevole, quasi come a prendere atto dell’ondata di dissenso del popolo interista, che pur non perdonando a Icardi gli ultimi sei mesi, tuttavia si è espressa in maniera netta contro una cessione deprezzata dell’ex capitano, tanto più se è per rinforzare una delle due dirette avversarie.”