Nonostante la dichiarata volontà di Edin Dzeko di trasferirsi all’Inter, la Roma continua da settimane a tenere il punto su una richiesta evidentemente sovradimensionata (quasi 20 milioni) per un giocatore di 33 anni che a gennaio prossimo andrà in scadenza di contratto. Il sito Calcio e Finanza.it riporta oggi una notizia che sembrerebbe una semplice coincidenza ma che potrebbe in parte spiegare il motivo di tanta rigidità giallorossa.
Il decreto dignità approvato dal Parlamento nei giorni scorsi darà un duro colpo alle casse della società capitolina, prevedendo “alcune restrizioni in materia di scommesse e giochi d’azzardo pubblicitari”. La Roma aveva formalizzato un contratto di sponsorizzazione del kit da allenamento con la Betway che ha portato 4 milioni di euro nelle casse societarie per la stagione 2018-19. In base allo stesso accordo, Betway avrebbe corrisposto alla Roma 4,5 milioni per ciascuna annata 2019-20 e 2020-21, con la possibilità di prorogare l’accordo per il 2021-22 per un corrispettivo di 6,5 milioni.
A seguito delle nuove norme approvate la società di Pallotta ha dovuto chiudere immediatamente l’accordo spiegando l’accaduto “ in un documento informativo che sta circolando tra gli investitori legato all’emissione del bond da 275 milioni di euro”.
15,5 milioni in meno che la società giallorossa incasserà per la chiusura obbligata della sponsorizzazione, cifra che si avvicina a quella richiesta all’Inter per lasciar libero il centravanti bosniaco. La società spiega di essere già concentrata” sulla sostituzione di questo accordo con un nuovo sponsor del kit di allenamento” ma per il momento il ricavo di Dzeko sembra il rimedio più veloce e concreto.