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Icardi, parla un avvocato: “Nel calcio non esiste il mobbing. Non può…”

Roberto Afeltra, noto avvocato esperto di diritto sportivo, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport della situazione che riguarda Mauro Icardi…

Roberto Afeltra, noto avvocato esperto di diritto sportivo, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport della situazione che riguarda Mauro Icardi, dopo le voci che vorrebbe Wanda Nara pronta alle vie legali contro l'Inter.

Queste le sue dichiarazioni: “Credo che l’attaccante non abbia nessuna possibilità di ottenere la risoluzione contrattuale. L’Inter, in quanto datore di lavoro, deve coinvolgere il ragazzo nelle sue attività: preparazione, ritiri, allenamenti e inserimento nelle liste. Icardi è un professionista e se il club convocasse un ragazzo della Primavera al suo posto si esporrebbe a una possibile battaglia legale. 

Nei contratti con prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l’altro può a sua scelta chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno. La giurisprudenza è cambiata quando il numero di panchinari è salito a 12. Se Icardi va in tribuna devono esserci 12 professionisti in panchina, altrimenti non è più una scelta tecnica.

Icardi fuori dalla tournée per ricondizionamento atletico? Se le cose stanno così il club non rischia nulla. Anche Nainggolan è fuori dai piani societari, ma sta bene fisicamente e in tournée ci è andato. Escluderlo sarebbe stata una violazione. Dire pubblicamente che un calciatore è fuori dal progetto non diventa automaticamente motivo di risoluzione contrattuale.

Icardi dovrebbe dimostrare che l’Inter vuole pregiudicare la sua carriera. Il mobbing? Significa svalutare le qualità di una persona o il suo lavoro. Nel calcio non esiste. C’è l’adempimento o il non adempimento degli obblighi contrattuali”.