Matteo Marani, in un editoriale pubblicato sulle colonne di “TuttoSport”, sostiene Beppe Marotta sul caso Icardi. Il famoso giornalista dice la sua appoggiando il dirigente nerazzurro nel caso di mercato più bollente dell'estate. Ecco quanto dichiarato sul noto quotidiano torinese:
“Marotta è stato preso per questo e per questo gli va dato appoggio e sostegno. Anche da parte di quelli che non tifano Inter, ma che in questi anni hanno assistito al potere crescente dei calciatori e, ahinoi, dei loro voraci agenti. I conti del pallone non sono saltati in aria per altri motivi se non per l’esplosione degli ingaggi e delle mediazioni pagate, che si sono mangiati i tantissimi soldi dati dalle televisioni. I calciatori hanno usato in modo totale, spesso spudorato, il loro potere mediatico, mettendo le società con le spalle al muro. Un gioco comandato dai procuratori, abilissimi comunicatori, e che è diventato virale in epoca di social.
È bastato che un piccolo like messo o non messo, un capriccio espresso via digital, destabilizzasse il club, obbligato a rincorrere il proprio dipendente per non vedersi attaccare dai tifosi. Nella scelta di Marotta di lasciare fuori Icardi c’è tutto questo e non è un caso che molti sostenitori glielo riconoscano. Non è la vicenda Icardi, è quello che sarà il giorno dopo Icardi a determinarsi nella decisione di oggi. L’Inter vuole essere un club come gli altri, uscire da antiche e superate usanze, e si avvia a costruire il proprio futuro. Sia in campo che come stile di guida. Agnelli, De Laurentiis, Lotito, lo stesso Percassi, sono lì a dimostrare che dove vince la società, vince la squadra. Non è quasi mai il contrario”.