L’edizione odierna del Corriere dello Sport, sottolinea come Antonio Conte e Beppe Marotta sembrano privilegiare non poco la scelta di giocatori italiani, che oltre a conoscere bene il nostro campionato, come all’epoca juventina, possano rappresentare lo zoccolo duro della rosa.
INTER-NAZIONALE – “Internazionale di nome. E un tempo lo era anche di fatto. Ad esempio, la squadra che ha conquistato il Triplete, quella tipo per intendersi, non aveva nemmeno un italiano, ma solo stranieri: 11 su 11. E Moratti ne faceva perfino un vanto. Poi c’è stata un’inversione di rotta e negli ultimi anni si è cominciato a vedere qualche calciatore nostrano in più.
Ma in questa stagione si sta andando anche oltre, perché, di fatto, metà dell’organico a disposizione di Conte è italiano. Al momento, è composta da 27 nomi. Ebbene, ci sono ben 12 elementi di casa nostra. Che, a meno di sorprese, con l’arrivo di Biraghi, diventeranno 13 unità su 27, quindi soltanto un pelo sotto il 50%“.
ZOCCOLO DURO – “Difficile credere che si tratti di una semplice casualità. Del resto, quando cominciò il ciclo vincente alla Juventus, lo zoccolo duro era proprio costituito da calciatori azzurrabili. Logico, dunque che l’accoppiata Marotta–Conte abbia voluto replicare la formula. Così, a centrocampo sono arrivati Barella e Sensi.
E in casa c’erano già Gagliardini e Politano. Candreva, invece, non è più azzurro, ma sta ritrovando lo spazio perduto. Già perché lui Conte lo conosce bene, essendo stato padrone della fascia destra durante i 2 anni (2014-16) in cui è stato ct. Pure Ranocchia ha avuto trascorsi con il tecnico pugliese e conta di essere preso maggiormente in considerazione. In aggiunta, oltre a Padelli e Berni, secondo e terzo portiere, e al sempre utile D’Ambrosio, ci sono i giovani Bastoni e Dimarco“.
SOGNO – “E ovviamente non finisce qui. La linea italiana, infatti, proseguirà anche in futuro. Peraltro, con un nome, in assoluto, in cima alla lista. Ed è quello di Chiesa. Sarà lui, infatti, il grande obiettivo per l’estate 2020. In questa, l’aveva più o meno prenotato la Juventus, ma Commisso e Barone hanno alzato le barricate. Ma adesso, di fatto, si è tutto azzerato e i bianconeri possono perdere la pole, proprio a vantaggio dell’Inter. Di sicuro dalle parti di viale della Liberazione ci credono fermamente“.