La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, dedica ampio spazio all'Inter che domani a San Siro comincerà la nuova era nerazzurra di Antonio Conte e Romelu Lukaku. Sarà quasi sicuramente l’uomo del giorno domani sera a San Siro per la prima di Serie A contro la neopromossa. Ma probabilmente sarà anche qualcosa in più: sarà l’uomo dell’anno in casa Inter, sarà lui a doversi prendere l’Inter sulle sue spalle larghe su cui campeggerà la maglia numero 9.
“Un passaggio di consegne molto più che simbolico. La società con questa scelta è stata ancora una volta chiarissima. Icardi passa alla 7 ma non ha alcuna chance di vestire di nuovo i colori dell’Inter, Romelu dovrà farlo dimenticare in fretta con tanti nuovi gol e dovrà essere un giocatore diverso da Mauro.
L’argentino, letale sottoporta, è sempre stato poco coinvolto nel gioco di squadra; Lukaku, altrettanto affamato e decisivo in area di rigore, ha un curriculum da «giocatore di sistema», proprio quello che piace tantissimo a Conte, il motivo per cui l’allenatore inseguiva da tempo l’ex Manchester United”.
La rosea sottolinea: “E le prime settimane vissute ad Appiano dopo lo sbarco notturno del 7 agosto promettono molto bene. Con allenamenti durissimi (un classico di Antonio e del suo staff), una dieta speciale per esaltare la massa muscolare imponente, un lavoro mirato per farlo entrare in forma subito.
A chi gli contestava il peso a tre cifre Romelu ha risposto con una foto su Instagram e addominali da far paura; a chi si chiede se dopo una stagione difficile allo United sia già pronto per tornare a ruggire ha risposto con 5 gol nelle prime due uscite nerazzurre ad Appiano Gentile contro due squadre locali.
Destro, sinistro, testa: Romelu la star col sorriso ha già fatto vedere tutti i colpi del repertorio e freme per esibirsi davanti ai 60mila di San Siro, molti dei quali richiamati proprio dal debutto di Lukaku. Che due sere fa ha preso confidenza con il prato del Meazza nell’allenamento sotto la luce dei riflettori e domani sera proverà subito a fare centro. Quasi una necessità per Conte, visto che l’Inter ha «perso» 33 gol dall’ultima stagione (il 44% del totale) con le partenze già fatte di Radja Nainggolan e Ivan Perisic e l’addio già scritto di Icardi”.