L'amministratore delegato dell'Inter, Giuseppe Marotta, è intervenuto all'Hotel Sheraton. Tanti gli argomenti trattati dal dirigente nerazzurro.
A margine della conferenza, l'ad è stato intervistato da alcuni colleghi, tra cui il giornalista di TuttoMercatoWeb: “Mancano 2 giorni alla fine del mercato, siamo fiduciosi di trovare una soluzione adeguata al valore dei Icardi, soprattutto per il rispetto che ha sempre dimostrato. Abbiamo diverse idee, c'è la collaborazione fra tutte le parti. Mercato in entrata chiuso? Siamo soddisfatti del lavoro svolto, colgo l'occasione per ringraziare Ausilio. Siamo felici, anche per gli investimenti fatti dalla proprietà. Siamo contenti di aver regalato a mister Conte una rosa importante. Ritengo chiuso il nostro mercato in entrata”.
Riguardo l'arrivo di Antonio Conte
“Io non so quanto incida in percentuale un allenatore, ma io so che a questi livelli devi ingaggiare anche un grande gestore dal punto di vista umano. Noi siamo stati contenti ad aver rinunciato all'acquisto di un giocatore e di aver investito soldi sull'ingaggio di questo allenatore. Sicuramente è il top player dell'Inter, Costa venti milioni ma è come aver acquistato un calciatore da venti milioni”.
Ronaldo alla Juventus
“Qui è subentrata la grande volontà del giocatore di venire in Italia, già conosceva il calcio inglese e quello spagnolo e voleva provare una nuova esperienza. Fu un'operazione molto ambiziosa portata avanti dal coraggio del presidente Agnelli, che ha avallato una operazione così importante. È uno strappo alla regola che puoi fare solo una volta e per un giocatore come lui”.
Questione Icardi
“Noi quando abbiamo agito lo abbiamo fatto con coscienza e senso di responsabilità. La società ha il dovere e il diritto di scegliere la sua linea, deve prendere delle decisioni. Di sicuro non siamo autolesionisti, sempre nel rispetto dei calciatori. Poi sono subentrate grandi difficoltà, mancano tre giorni ma io spero comunque che possa risolversi in maniera positiva. Noi pubblicamente non possiamo raccontare tutto, ma facciamo sempre tutto con responsabilità”.
Otto anni all'Inter come alla Sampdoria e alla Juventus?
“Non lo so, adesso il calcio brucia tutti con una facilità estrema e anche per me passano gli anni”.