Paratici discepolo sconfitto, Marotta altro livello, dure polemiche tra juventini
Un ex Presidente bianconero e una delle penne di punta del mondo Juve mettono sotto accusa Paratici.Marotta mai così rimpianto
Se anche un ex Presidente della Juventus ed uno dei giornalisti di punta del mondo bianconero arrivano a proferire parole di fuoco nei confronti del mercato dei Campioni d'Italia significa che a Torino qualcosa non va, che i salamelecchi di tanti addetti ai lavori vanno inquadrati nella logica del “tengo famiglia” e che nello spogliatoio Maurizio Sarri troverà giorno per giorno qualcosa che fuma più delle sue amate Marlboro.
Nel suo ultimo editoriale sul mercato, Marcello Chirico non la prende neanche tanto larga: “il primo mercato griffato Paratici/Nedved: partito col botto, finito col tonfo. Più corretto, con un nulla di fatto, perché il problema esuberi non è stato risolto e il bilancio non è stato aggiustato.”
Paratici è nel mirino del giornalista per diversi motivi, ad iniziare dalla vendita, a suo giudizio forse frettolosa di Cancelo “Che l’abbia preteso con insistenza,e poi ottenuto, Guardiola qualche riflessione la fa fare…Poi ha messo in piedi una serie di operazioni in uscita, e non ne ha centrata una…”
Khedira, Matuidi, Mandzukic, Higuain, Dybala, “il Direttore Sportivo bianconero ha dovuto incassare tutti questi no, rinunciando di fatto all’intenzione di rivoluzionare il reparto d’attacco, affiancando a Cristiano Ronaldo partner diversi da quelli attuali. Icardi su tutti, inseguito a lungo ma che Marotta ha poi piazzato altrove, tra l’altro alle cifre sperate fin dall’inizio e che la Juventus non gli avrebbe mai dato.”
Ancor più esplicito e tagliente Giovanni Cobolli Gigli in una intervista concessa a Radio Punto Nuovo, “Penso che il problema nasce da una sbagliata campagna di acquisti e cessioni fatte da Paratici. Marotta non avrebbe agito così…Paratici e Andrea Agnelli hanno sbagliato, il secondo perché gli ha lasciato troppo margine di scelta…. Marotta è riuscito a sistemare Icardi, perché ci sa fare, Paratici no…”