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CDS – Era fatta con la Juventus, Marotta e l’Inter sono pronti allo scippo

Il Corriere dello Sport, in edicola questa mattina, si sofferma sul caso spinoso che riguarda il futuro di Federico Chiesa.

Il Corriere dello Sport, in edicola questa mattina, si sofferma sul caso spinoso che riguarda il futuro di Federico Chiesa. “Lo scorso marzo giocava felice nel suo eremo di Firenze e qualcuno gli disse che sarebbe salito sull’astronave dei sogni, biglietto di sola andata. Paratici aveva raggiunto un accordo con suo papà, noncurante dell’imminente svolta societaria in casa viola.

Ti diamo tutto, Fede: soldi, ricchezza, felicità, titolarità, le raffiche di vento allo Stadium saranno tutte tue quando partirai a destra, farai il vuoto e nessuno ti prenderà. Da marzo a fine maggio il copione è cambiato, Commisso ha rilevato dai Della Valle, la famosa astronave di Federico mai sarebbe potuta partire.

I più vicini alla famiglia giurano che la stizza si sia trasformata in rabbia, come se Chiesa junior fosse stato scaricato per via di una svolta neanche imprevedibile nella stanza dei bottoni. Insomma, avevano immaginato resistenza (di Paratici) e affondo (della Juve). Invece, picche. E il famoso manifesto di Commisso è datato 9 luglio: «Chiesa resta qui almeno un anno». Dal 9 luglio al 9 settembre (quasi): in due mesi cambia il mondo, ora è giusto che l’esterno italiano più ambito non si incarti definitivamente, come gli consiglia Mancini.

E’ il rinnovo, non ci piove. Riepilogo: il ragazzo ha un contratto di tre anni scadenza 2022 a 1,8 a milioni a stagione. Se Federico memorizzerà che Firenze è la sua Juve, non quella che tra una settimana sarà avversaria al “Franchi”, non gli resta che prolungare. Lo riempirebbero d’oro (magari il doppio per ogni campionato marchiato viola) e aggiungerebbero una bella fascia al braccio che sancisca la reciproca volontà di farne una bandiera.

All’interno della Fiorentina c’è chi spinge perché Chiesa non sia semplicemente l’orgoglio di Commisso nel volerlo confermare dopo la fresca nomina, ma anche la volontà ferrea del diretto interessato di sposare lo stesso progetto. Altrimenti, meglio prendere 80 milioni (almeno) e avere un budget illimitato per un gruppo più forte, piuttosto che procedere per tirare a campare.

Un altro passaggio non va sottovalutato: l’Inter ha un eccellente rapporto con la Fiorentina e sarebbe pronta ad approfittarne (l’ennesima rivincita di Marotta su Ausilio) per la prossima estate se davvero Federico dicesse no al prolungamento perché affranto e/o turbato dopo le ultime vicende. Quindi, serve davvero agire in fretta.”