Sensi: il suo allenatore lo metteva in porta, un bella storia

Stasera contro la Finlandia toccherà a lui. Probabilmente Stefano Sensi fino a qualche mese poteva solo sognare un periodo così, avvio di campionato da top player con l’Inter, titolare nella nazionale di Mancini e l’informazione sportiva italiana e non solo che parla di lui come il nuovo Xavi. Non è questione solo di statura, le giocate, l’intensità, la lucidità messe in mostra dal centrocampista nerazzurro stanno facendo di lui la sorpresa più bella di questo avvio di stagione.

Ne parla anche Repubblica, che, presentando la gara degli azzurri contro la Finlandia, riporta una vicenda che spiega il talento innato di Sensi:

 “Da bambino, a Urbino, era già così bravo che l’allenatore lo metteva in porta, per non squilibrare le partitelle. Della concorrenza non ha mai avuto paura: in Nazionale ha già fatto gol, al Liechtenstein, e lo ha fatto di testa, lui che è 1,68. Il suo battesimo assume preciso significato tecnico”.