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La filosofia di Antonio Conte: tutti per uno ed uno per tutti

Dopo le tre vittorie consecutive maturate contro Lecce, Cagliari ed Udinese, addetti ai lavori e non, cominciano a tessere le lodi nei confronti dell’Inter di Conte. Un’Inter che ha conquistato nove punti con pieno merito. Ha sofferto in alcuni frangenti, soprattutto a Cagliari, dove non sarà una passeggiata per nessuno, ma lo ha fatto da grande squadra. 

È l’Inter di Sensi, Lukaku, Lautaro e Godin, ma anche di Ranocchia, Candreva, Gagliardini e D’Ambrosio. La bravura di Conte non è solo tecnica, ma anche gestionale. Il mister ha saputo rigenerare sotto il profilo psicologico, quei calciatori che sembravano fuori dal progetto tecnico. 

Molto probabilmente in caso di permanenza di Spalletti, in tanti avrebbero cambiato aria. Se Candreva sembra un giocatore nuovo, fisicamente devastante e sempre in partita, Ranocchia è parso diligente ed attento nelle due gare in cui ha sostituito un mostro sacro come Godin. Lo stesso dicasi di Gagliardini, gettato nella mischia contro l’Udinese per rimpiazzare l’ammonito Barella.

Non è un’Inter di primedonne, ma di gregari devoti alla causa, pronti a seguire l’allenatore partita dopo partita. Sarà il tempo a stabilire dove potranno arrivare i nerazzurri. Conte è consapevole che Juventus e Napoli partono avvantaggiate, ma è altrettanto sicuro che grazie al costante lavoro le barriere potranno essere abbattute più rapidamente. 

Tutti per uno, dunque, ed uno per tutti.