Il risultato non è l'unica nota negativa della serata di Champions di ieri. L'Inter deve fare i conti anche con un aspetto molto negativo, come riportato dalla Gazzetta dello Sport.
“Più va avanti l’Inter e più sembra andare indietro e perdersi – i segnali s’erano già avvertiti contro l’Udinese – e Lukaku sembra il più smarrito. Per fortuna di Conte c’è uno che non si perde mai e indica la strada agli altri: Sensi. Responsabilità? Collettive. Quasi tutti al di sotto della sufficienza, ma qualcuno di più, cominciando da un Brozovic mai in partita, forse confuso dal cinema di centrocampo. Sensi era troppo alto e toccava a De Vrij a impostare, facilitando così la strategia dello Slavia e obbligando l’Inter a muoversi in orizzontale.
Come se tutto il lavoro degli ultimi due mesi fosse stato completamente dimenticato. Palle lunghe invece di triangoli in verticale, imprecisione, lentezza e soprattutto Lukaku che non azzeccava un appoggio, chissà che cosa gli succede, affiancato da Lautaro versione Toro nervoso. Comprensibile la furia di Conte, ma forse anche lui avrebbe dovuto anticipare le due mosse della svolta arrivate al 27’ del secondo tempo: e cioè l’entrata di Barella e Politano (per Brozovic e Lautaro), con il conseguente arretramento di Sensi davanti alla difesa. Per cominciare l’azione con un po’ di senso”,