Slitta ancora la presentazione dei progetti per il nuovo stadio di Inter e Milan. A riportarlo è il Corriere della Sera. In settimana inizieranno anche gli incontri nelle commissioni consiliari che dovranno poi convincere l’aula di Palazzo Marino a scrivere un documento d’indirizzo che offra il via libero all’atto amministrativo finale firmato dalla giunta: la definizione di opera di pubblico interesse per la città.
“Il consiglio comunale per ora è però tutt’altro che compatto sulla necessità di dichiarare il San Siro bis un progetto imprescindibile per Milano. In questo momento, anzi, i contrari sembrano superare gli entusiasti. Sono sulla carta per il No i gruppi del centrodestra, da Forza Italia alla Lega, da Fratelli d’Italia ai civici.
Ma il fronte del No si è allargato anche a consistenti settori della maggioranza e del centrosinistra. Nel Pd sono segnalati almeno 4 contrari al progetto di demolizione del Meazza a favore di un nuovo impianto. Tra questi, gli ambientalisti Carlo Monguzzi e Milly Moratti e poi Rosario Pantaleo e Alessandro Giungi”.
Alessandro Giungi (Gruppo consiliare Partito Democratico Beppe Sala Sindaco): «Sono stato eletto con il preciso mandato di occuparmi dei problemi della città e per preservarne la storia, non certo per avallare operazioni di abbattimento di simboli storici, tra l’altro in piena efficienza come San Siro».
Ostili, per il momento, anche i tre esponenti in consiglio del Movimento Cinque Stelle. L’area del Sì, o di chi è comunque interessato a un’interlocuzione positiva con le squadre, è per ora ridotta a una parte del Pd e ai civici di Beppe Sala, oltre a qualche consigliere dell’opposizione più «aperturista».
Le due squadre vanno però avanti, l’obiettivo è confermatissimo: uno stadio in comune ma nuovo. «L’Inter sta crescendo e vuole migliorare ancora di più anche con un nuovo San Siro», ha confermato il presidente nerazzurro Steven Zhang durante il convegno in Bocconi.