Barcellona Inter, Conte se la gioca usando la stessa arma dei blaugrana

Uno dei marchi di fabbrica del Barcellona, da Guardiola in poi, è stato quello di fare affidamento su giocatori di piccola statura ma di grande tecnica.

E nel match di questa sera Conte potrebbe opporre ai padroni di casa la stessa arma.  Tra i “piccoletti” come li chiama Tuttosport, c'è senza dubbio Sensi.

“Sensi, dall’altezza (un metro e sessantotto centimetri), ha tutto per essere il prototipo del giocatore uscito dalla Masía. La sua stagione è stata finora un libro delle meraviglie: tre gol, a Lecce, Udinese e Sampdoria, e una serie di giocate mirabolanti, su tutte il numero che si è inventato per conquistare il rigore della vittoria con il Cagliari. Che di questi tempi Sensi sia un piccolo Re Mida è dimostrato anche da quanto accaduto a Marassi quando le terga di Alexis Sanchez hanno reso imprendibile un pallone da lui calciato senza troppe speranze verso Audero, mentre poco dopo un suo tiro ancora più sbilenco si è trasformato in assist per il Niño Maravilla”.

Poi Marcelo Brozovic, diventato l'autentico perno del centrocampo nerazzurro.

“Il croato, grazie al lavoro di Conte, ha trovato sua piena maturazione. Ancor più di Lukaku è lui il vero insostituibile dell’Inter, come provano le sei gare per intero giocate in campionato e i settantuno minuti nell’esordio di Champions con lo Slavia.A Barcellona viene ricordato soprattutto per la “mossa del coccodrillo” che si era inventato un anno fa per arginare, scivolando dietro la barriera, una punizione dal limite, ma oggi tutto intorno c’è molto di più, ovvero un regista che poche squadre possono vantare in Europa. “

Infine Barella, paragonato dal quotidiano torinese a Gattuso.

“Nicolò Barella che, dopo aver trovato la miglior condizione di forma, è diventato architrave dell’Inter nei big match, come provano le prestazioni fatte nel derby e con la Lazio. Dopo averlo a lungo invidiato alla concorrenza, oggi pure l’Inter ha il suo Gattuso con piedi molto più educati rispetto all’originale. Barella è giovane e va gestito perché tende a sprecare troppe energie in campo, come ammesso pure da Conte, però ha tutto per diventare un pilastro dell’Inter che verrà nonché della Nazionale. E stasera è l’occasione per dimostrarlo”.