Se c'era bisogno di un segnale forte, l'Inter lo ha dato sul campo più difficile. I nerazzurri escono dal Camp Nou sconfitti ma con una consapevolezza diversa da quella che li ha accompagnati nel percorso di questo primo scorcio di stagione.
Lo riconosce la Gazzetta dello Sport: Il sogno svanisce a pochi metri dal traguardo, ma stavolta il percorso dell’Inter è stato da grandissima squadra. Per un’ora i ragazzi di Conte imbrigliano il Barcellona che evita la sconfitta e ottiene la vittoria (2-1) solo grazie a due prodezze di Suarez nella ripresa e ai guizzi di sua maestà Messi, che seppur a mezzo servizio disegna calcio a piacimento.
Eppure il Barça ha tremato di fronte alla sfrontatezza e alla qualità di Sensi, Barella e Lautaro, con il Toro capace di segnare dopo appena 2’ dove nessuno in maglia nerazzurra riusciva da quasi 50 anni. E il Camp Nou a lungo è rimasto impietrito, temendo il peggio. L’Inter torna a casa delusa per un risultato che non rispecchia quanto visto in campo. Ma con una nuova consapevolezza: questa squadra può guardare tutti negli occhi e non tremare. E domenica con la Juve potrà confermare di essere già da scudetto.
Inutile discettare sull'arbitraggio, che per lunghi periodi ha impedito ai nerazzurri di esprimersi fischiando perfino 2 ammonizioni alla panchina. Inutile chiedersi se il fallo su Sensi fosse o meno da rigore. L'Inter ha avuto nel primo tempo 3 occasioni pulite per mandare il Barca a fondo, le ha fallite per sfortuna, per inesperienza, forse perchè non sembrava nemmeno vero ai ragazzi di Conte avere a disposizione occasioni così succulente e ripetute. Quando il destino ti regala così tanto è obbligatorio ringraziarlo e passare all'incasso, pena pagare dazio pesante, come regolarmente avvenuto nel secondo tempo.
Ma l'Inter di stasera lascia negli occhi un'impressione diversa da tutte le Inter viste negli ultimi anni, Siamo sulla strada buona, non tutte le settimane avremo davanti Messi e Suarez.