Inter e Spalletti ai ferri corti sui soldi: il Milan costretto al piano B
Fino a poche ore fa Luciano Spalletti sembrava sicuro di sedere sulla panchina del Milan alla ripresa del campionato. Aveva fatto i conti senza l’oste
Dalle prime ore del pomeriggio si sino diffuse le notizie secondo le quali il Milan e Spalletti avevano già trovato l'accordo per sistemare il tecnico di Certaldo al posto di Giampaolo già durante la sosta del campionato.
Tutto bene, almeno fino a quando l'ex allenatore nerazzurro ha avvertito del fatto il suo antico datore di lavoro, allegando alla comunicazione la richiesta del pagamento di una intera annualità a titolo di buonuscita.
Marotta ed i vertici nerazzurri hanno respinto al mittente la richiesta di danaro, oltretutto per permettergli di diventare un protagonista pericoloso sull'altra sponda dei Navigli. Tutto bloccato dunque e il Milan è stato costretto a avviare in tutta fretta un piano B che prevede l'ingaggio di un altro ex nerazzurro, Stefano Pioli che sembrava già destinato a sostituire Di Francesco sulla panchina della Samp. Le prossime ore saranno decisive per capire i destini dei due allenatori.