In questi giorni ha tenuto banco la questione relativa a Spalletti, vicino a diventare il tecnico del Milan, ma non prima di aver ricevuto una ricca buonuscita da parte dell'Inter, pari a 12 mesi di stipendio.
L'Inter dal canto suo è rimasta spiazzata da una richiesta così onerosa, e si è dimostrata disposta a concedergli una somma inferiore rispetto a quella richiesta. Questo anche perché non si aveva intenzione di agevolare il rinforzamento di una rivale, dandogli la possibilità di arrivare ad un allenatore più che capace di invertire le sorti di una stagione.
Tuttavia questa diversità di posizioni ha creato uno stallo, che ha spinto il Milan a virare su Pioli. Ed il Corriere dello Sport questa mattina ha svelato il motivo della rigidità della posizione di Spalletti.
“Al centro della sua prima crollabile e poi incrollabile fermezza, il sentimento d’aver subito un torto grande. Troppo grande. Spalletti ha sempre avuto un rapporto privilegiato con il giovane Zhang, ma quando quello si fa Pilato e gli dice che sì, gli vuole bene, ma che doveva concordare l’exit way con Marotta, Luciano capisce che il cerino gli è rimasto in mano, così corto che l’inizio e la fine coincidono. Toccava a lui decidere. Si è guardato al primo specchio di casa e cos’ha trovato? Una mano enorme che gli faceva “No, mai!”. Era la sua”. Ancora forte l'acredine nei confronti dei modi utilizzati dal club nel mollarlo.”