Grazie alla (contestata) vittoria della Juventus con il Bologna ed il + 4 in classifica, i campioni d’Italia sono nelle condizioni di dare subito un piccolo strappo al campionato. L’Inter oggi con il Sassuolo si trova davanti al primo bivio della stagione e ci arriva qualche cerotto. Le assenze di Sensi, D’Ambrosio e Sanchez peseranno non poco, in una gara storicamente ardua per i nerazzurri e stavolta forse ancora di più, con gli emiliani desiderosi di regalare al compianto presidente Squinzi la vittoria nella gara cui teneva di più.
La sconfitta contro la Juventus, per quanto amara, è stata metabolizzata senza grandi intoppi ma Reggio Emilia diventa ora una tappa forse ancor più importante per i nerazzurri. La situazione somiglia tanto, troppo, a quelle degli ultimi due anni nei quali un avvio di stagione positivo è stato compromesso da un filotto di risultati negativi, stentati, soprattutto contro avversari non di primissima fascia.
Oggi al Mapei Stadium sarà più che mai necessario un elemento che l’Inter non aveva negli anni scorsi, quello che potremmo definire il “fattore Conte” ovvero la lucidità, la consapevolezza, i marroni, in una parola la personalità per andare oltre l’ostacolo anche in condizioni di difficoltà.
Tornare a casa con il bottino pieno sarebbe lo squillo di tromba atteso per dimostrare che la dimensione dell’Inter è cambiata non solo sul piano tecnico ma soprattutto su quello della mentalità.
Un altro passo falso dopo il derby d’Italia avrebbe tutto il sapore di un triste deja vu, tanto più che i nerazzurri sono attesi tra tre giorni da un’altra gara, stavolta davvero decisiva, contro il Borussia Dortmund per continuare ad inseguire il sogno della qualificazione agli ottavi di Champions.
Due gare che segnano un primo spartiacque tra una stagione con nuove sensazioni, con il coltello tra i denti per reclamare un posto al sole e quella della solita Inter eterna incompiuta, nonostante tutto.