A Bologna sarà difficile per tutti conquistare punti. Un dato incontrovertibile, merito della compattezza e del carattere della squadra dì Mihajlovic. Per tale ragione, e non solo, la vittoria dell’Inter assume un’importanza fondamentale. I nerazzurri hanno vinto in rimonta, da grande squadra, soffrendo senza mai sbandare. Cuore e carattere, sacrificio e dedizione. Ecco le armi a disposizione di Conte. Lo scherzetto di Soriano avrebbe affossato chiunque, ma non questa Inter. Conte è risaputo, predilige i dolcetti, e Lukaku ne ha sfornati due. Nove gol in undici partite con il nerazzurro addosso, e cari saluti agli irriducibili scettici. Tre punti per rimanere incollati alla Juventus, vittoriosa, certo, ma non senza polemiche.
Se a Milano si fregano le mani, a Manchester se le mangiano. Eccome. Poco importa, anche perché il bello deve ancora venire. L’affinità tra Lukaku e Lautaro cresce partita dopo partita. I due si cercano, si trovano, si apprezzano. In attesa del rientro di Sanchez e dell’esplosione di Esposito, Conte può dormire sonni tranquilli. L'emergenza sembra alle spalle, e i recuperi di Vecino e Sensi – in attesa di D'Ambrosio – ne sono fedele testimonianza. Con un Lazaro in più, i motivi per sorridere non possono che aumentare. L'esterno austriaco non solo si è alzato, ma ha corso, ed anche tanto. Miracolo di Conte che, come il miglior Messia, gli ha concesso fiducia in una partita in cui bisognava far leva sul carattere. Lazaro ha sfornato una prestazione molto convincente. La Via Emilia dá, la Via Emilia toglie. Contro il Sassuolo avevano preso quota dubbi circa il suo acquisto, prontamente dissipati – sempre in terra emiliana – contro il Bologna.
Conte ha saputo attenderlo, pazientemente, per poi gettarlo nella mischia al momento opportuno. Carpe diem, ma solo quello giusto. Ecco il motto dell'allenatore nerazzurro, abile nel prolungare gli attimi di giubilo. Come in campionato, così in Champions League. Vincere aiuta a vincere, e la vittoria di Bologna rappresenta un'iniezione di fiducia per preparare al meglio la trasferta in Germania. L'Inter è pronta, non vuole rimpianti.